Carlo d'Inghilterra, Cameron Diaz e Bill Clinton: una "rosacea"per tre. Ecco i consigli per chi ha il viso rosso

Il rossore sul viso non passa: origini poco chiare

Carlo d'Inghilterra, Cameron Diaz e Bill Clinton: una "rosacea"per tre. Ecco i consigli per chi ha il viso rosso
di Valentina Venturi
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Giovedì 9 Marzo 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 07:28

Un apparentemente innocuo rossore sulle gote, può nascondere una malattia cronica, che solo il dermatologo può diagnosticare.

Si tratta della rosacea, anche nota come “sindrome di Rembrandt” proprio per il rossore di cui soffriva il pittore olandese, erroneamente considerata la Cenerentola della malattie della pelle. In Italia colpisce infatti l’8-10% della popolazione adulta, come evidenziato dai dermatologi della SIDeMaST, la Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse. «Il rossore persistente, a volte con bruciore – spiega il professor Giuseppe Monfrecola, Università di Federico II di Napoli – si manifesta nelle parti centrali del viso quali naso, guance, sopracciglia e fronte; un’area più evidente in soggetti con un fototipo chiaro. In genere si palesa tra i 30 e i 50 anni, ma può mostrarsi anche nei bambini e negli anziani, con un rapporto di 3 a 1 nelle donne rispetto agli uomini». Diversi personaggi famosi ne soffrono come Bill Clinton e il principe Carlo d’Inghilterra, oltre le attrici Cameron DiazRenée Zellweger e Cynthia Nixon. Ma cosa causa la rosacea? «Le origini sono poco chiare. Di certo colpisce individui predisposti. Non è ereditaria ma c’è un malfunzionamento del sistema immunitario e di un piccolo microrganismo il demodex folliculorum che nei soggetti con rosacea esiste in quantità superiore rispetto a individui con pelle sana». Da non confondere con la couperose («temporanee guance colorite alla Heidi»), la rosacea nasconde delle piccole «venuzze rivelate con il dermatoscopio che mostra un letto di capillari persistentemente dilatato. L’imperativo è diagnosticare e trattare la malattia il prima possibile, per evitare che dal sottotipo più lieve si passi a quello più grave e invalidante, anche in termini relazionali oltre che clinici». Esistono prodotti che mimetizzano il “flushing” temporaneo, il rossore che può comparire all’improvviso come il camouflage, fino ai laser vascolari che diminuiscono la dilatazione in prossimità del naso.

Quello che deve essere ben chiaro secondo il presidente della SIDeMaST è che «l’arrossamento persistente e le venuzze si aggravano al sole, con il caldo e persino con le alterazioni degli stati emotivi; anche i cibi piccanti e alcol possono influire. Trattamenti con farmaci e dermocosmetici funzionali possono attenuarne le manifestazioni: l’importante però è usare i dermocosmetici al mattino e la terapia farmacologica la sera ma in maniera costante: perché questa, lo ricordo è una malattia cronica».

I CONSIGLI

No ai prodotti troppo coprenti per il trucco 

Sarebbe bene evitare trucchi che contengono alcol, mentolo, fragranze ed eliminarne ogni traccia la sera con il latte detergente. Meglio scegliere prodotti delicati senza sostanze schiumogene. Di solito le epidermidi che presentano questo tipo di problemi sono molto sensibili, e reagiscono male se uno degli ingredienti della crema viso è poco tollerato. La scelta di un buon fondotinta è essenziale per riuscire a non peggiorare le condizioni della pelle con prodotti coprenti, troppo ricchi di elementi pesanti che possono chiudere i pori della pelle e andare di conseguenza a rovinare e peggiorare la luminosità della pelle, rendendola opaca e più secca del solito.

Attenzione alle spezie e agli alcolici 

I dermatologi suggeriscono a chi soffre di rosacea di evitare quegli alimenti che favoriscono o aggravano i sintomi per esempio le spezie, come la cannella o cibi ricchi di capsaicina (salse piccanti e peperoncino). Il consumo di caffè e tè caldo, così come di bevande alcoliche, andrebbe limitato al minimo. Contengono sostanze infiammatorie. Vanno inoltre evitati i carboidrati con alto tasso glicemico, come i crackers, patatine e le bevande alcoliche, queste infatti agendo da vasodilatatrici, comportano l’aumento del rossore caratteristico della rosacea provocando in alcuni casi vampate di calore sul viso.

Per lui: tre regole d'oro per radersi

La rosacea, nel 90% è donna ma anche i maschi possono soffrirne. La rasatura è un momento difficile nella vita dell’uomo che soffre di questa patologia. Tre le indicazioni degli specialisti per evitare irritazioni e rossori: 1) scegliere dei rasoi elettrici piuttosto che i classici rasoi a lama usa e getta che possono creare delle microlesioni oltre che irritare; 2) evitare lozioni pre e post taglio della barba che contengano alcol, mentolo, profumi o eucaliptolo. Danno una sensazione piacevole di freschezza nell’immediato ma poi potrebbero infiammare la pelle; 3) applicare una crema idratante e anti-arrossamento sia dopo la rasatura sia circa mezz’ora prima per preparare l’epidermide.

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