Allenarsi all'aperto con il freddo, si consumano più calorie e migliora l'umore. Tutti i consigli

Getty Images
Getty Images
di Stefano Ardito
4 Minuti di Lettura
Giovedì 8 Dicembre 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 08:23

Dopo un’estate infinita, e un autunno con temperature da record, è finalmente arrivato l’inverno.

Con le giornate più corte, le temperature molto basse e qualche chilo in più perché si sta più tempo a casa. Per il freddo si smette di fare sport o attività fisica all’aperto? No, anche perché allenarsi con le basse temperature permette di bruciare più calorie di quando è caldo. Un gruppo di ricercatori della US Army ha rivelato che la temperatura ideale per un maratoneta è di 5 gradi. Lo sport aiuta anche a combattere l’umore spesso triste dei mesi invernali. Il movimento stimola il rilascio di endorfine capaci di tenere lontani i momenti più difficili emotivamente.
Fare sport al freddo, obbliga ad una maggiore attenzione alla preparazione e all’abbigliamento. A bassa temperatura la dispersione termica attraverso testa, collo, mani e piedi può arrivare fino al 70%. «Per correre o praticare un altro sport d’inverno, occorrono vestiario e calzature ad hoc. Altrimenti si rischiano traumi anche seri, e problemi respiratori», spiega Luca La Verde, specialista in ortopedia e traumatologia dello sport dell’Ospedale Fatebenefratelli e della Clinica Villa Claudia di Roma.
Con il caldo, per una corsa, basta indossare una maglietta, e tutt’al più da una felpa. Con il freddo entrambe devono essere sostituite con capi tecnici, realizzati con tessuti in grado di proteggere dal freddo, dalla pioggia e da una sudorazione eccessiva. Va evitato il cotone che assorbe il sudore ed espone al rischio di correre o camminare bagnati. Possono avere lo stesso effetto le giacche a vento impermeabili che fermano la pioggia ma impediscono al sudore di uscire. Da preferire i “gusci” antipioggia traspiranti e maglie in pile. Fondamentali una fascia (o un berretto) di lana o pile e un paio di guanti.
In condizioni invernali, più che nel resto dell’anno, è di fondamentale importanza il riscaldamento prima di affrontare l’attività sportiva vera e propria. Tendini, muscoli e legamenti hanno bisogno di più tempo per scaldarsi, e per lavorare senza far rischiare dei traumi. «Prima di iniziare qualunque sport il riscaldamento deve durare a lungo. Lo stesso vale per lo stretching alla fine degli esercizi. Quando ci si ferma è essenziale stare in un ambiente caldo», insiste Alberto Mancinelli, preparatore atletico e chinesiologo a Roma.
Utili anche gli esercizi che facilitano la mobilità articolare, come la rotazione delle spalle e i piegamenti delle ginocchia e del collo, da effettuare senza usare la forza e senza pesi. D’inverno il terreno su cui si cammina o si corre si trasforma. L’erba e la terra battuta lasciano il posto al fango. Camminare nell’erba bagnata con calzature non adatte fa prendere freddo ai piedi, e quindi a tutto il corpo. Chi ama le escursioni deve rinunciare alle scarpe da trekking basse, più leggere, e utilizzare un modello alto, in Gore-tex o altro tessuto impermeabile.
Anche per le scarpe da running esistono sul mercato modelli disegnati per l’uso invernale. Le caratterizzano un rivestimento idrorepellente, le suole in gomma scolpita che garantiscono aderenza anche sul terreno gelato o sul fango, delle minuscole ghette che fermano l’acqua o la neve. Bisogna ricordarsi, però, di non usarle sulle piste di atletica, all’aperto o indoor.
Chi pratica il suo sport preferito d’inverno deve fare attenzione a respirare in maniera corretta.

Per evitare il raffreddamento della trachea, dei bronchi e dei polmoni occorre inspirare dal naso ed espirare dalla bocca. Anche se quando fa freddo la sensazione di sete è meno evidente che in estate, camminare, pedalare o correre fa comunque sudare, e quindi perdere liquidi. L’aria fredda e secca fa aumentare il rischio di disidratazione. È fondamentale bere, prima, durante e dopo l’allenamento. Una soluzione è quella di portare con sé un piccolo thermos con una bevanda tiepida (té, tisana, anche brodo…). Da evitare le bevande alcoliche, vietate anche sulle piste da sci. «Lo sport, e in particolare la corsa, in condizioni invernali, espongono facilmente a dei traumi. Sul terreno bagnato o ghiacciato si rischiano distorsioni, contusioni o addirittura delle fratture del piede», spiega l’ortopedico Luca La Verde. L’aria fredda, o un riscaldamento insufficiente, espongono invece a problemi muscolari come distrazioni o veri e propri strappi. Se si avverte una “pizzicata” alla coscia o al polpaccio, che segnala la presenza di un trauma, bisogna fermarsi subito. «In molti casi, dopo un trauma muscolare, è sufficiente uno stop di 4 o 5 giorni, accompagnato dall’uso di antiinfiammatori. Se non passa c’è bisogno di una visita ortopedica, e di un programma di riabilitazione adeguato», conclude lo specialista. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA