Cervello, cuore e peso: il ballo fa bene alla salute. 5 passi per non sbagliare

Il geriatra Paolisso: praticare balli in gruppo è un valore supplementare

Cervello, cuore e peso: il ballo fa bene alla salute. 5 passi per non sbagliare
di Stefano Ardito
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Giovedì 9 Febbraio 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 08:22

Balla, e il cervello ringrazia.

Troppo spesso dimenticato (e non protetto) ha, in realtà, bisogno del nostro quotidiano aiuto per restare a lungo in salute. Fin da giovani. Dal tenere sempre sotto controllo il sistema vascolare, al mantenere il peso corretto, al tenere lontane le droghe fino a combattere l’isolamento e la sedentarietà. Che non vuol dire solo sport. Ma anche ballo, meglio se di gruppo. Come dimostra uno studio pubblicato sul Journal of Aging and Physical Activity e condotto da ricercatori dell’Albert Einstein College of Medicine di New York, negli Stati Uniti. Sì al ballo come prevenzione perché attività aerobica ma anche sociale, in grado di migliorare le funzioni cognitive e ridurre l’atrofia cerebrale. Diverse precedenti ricerche avevano suggerito che la danza ha effetti benefici sulla funzione cognitiva (soprattutto negli anziani) ma solo pochi studi l’hanno confrontata con altri tipi di attività fisica. Nello studio sono state arruolate 25 persone sessantenni, assegnate in modo casuale a ricevere, per una durata di 6 mesi, lezioni di ballo liscio per due volte alla settimana oppure camminata su tapis roulant sempre due volte alla settimana. Entrambi i gruppi hanno migliorato attenzione e capacità di ragionamento. La danza ha avuto effetti quantificabili importanti, per esempio, sulla velocità di elaborazione. Rispetto al camminare, il ballo di gruppo era associato anche a una ridotta atrofia nell’ippocampo, regione del cervello che è la chiave del funzionamento della memoria.

«Questi vantaggi – specificano gli autori – sono dovuti al fatto che la danza, oltre a essere impegnativa fisicamente, come il camminare, lo è anche socialmente e cognitivamente. Rafforza un’ampia rete di regioni cerebrali che vengono attivate per apprendere nuovi passi o ricordare quelli imparati». È il momento, dunque, di scendere in pista e cominciare. Ballare è una gioia ma, spesso, una sorta di vergogna fa desistere. Da qui, l’importanza di mettere da parte la timidezza e la paura di sentirsi ridicoli. La decisione va presa come una sfida con noi stessi. Una sfida-divertimento che fa bene. Perché allena il cuore, aiuta a perdere peso, aumenta il carico di energia, migliora il tono generale dell’umore e allena la memoria.

Il riscaldamento muscolare, come tutti gli sport, è essenziale. Permette, appunto, di preparare i muscoli allo sforzo fisico per evitare di farsi male. Per chi balla le gambe e le anche sono molto importanti. Per esercitarsi prendere il tempo necessario. Allungare la muscolatura dolcemente. Bisogna sentire che tira, senza però fare male. I movimenti frettolosi rischiano di scatenare contratture. La danza, per essere davvero efficace su corpo e mente, ha bisogno di compagnia. Lo studio americano, infatti, si è basato sui balli di gruppo. Anche i più solitari dovrebbero farsi forza.

«A far bene – spiega Giuseppe Paolisso, ordinario di Medicina Interna e Geriatria all’Università Vanvitelli di Napoli – non è l’esercizio fisico in sé ma la combinazione del movimento e l’attività cerebrale. Il ballo è socializzazione, dobbiamo cercare di stare più possibile con gli altri. L’atrofia cerebrale deriva dallo stare soli. Frequentare altre persone è un valore supplementare all’attività fisica». Il cervello, da ragazzi come da anziani, trae grande beneficio dall’attività fisica. Se lo si vuole proteggere, quindi, è bene muoversi con un programma settimanale. Così, si riesce ad alleviare lo stress, eliminare l’ansia (e i suoi danni) e attenuare i sintomi della depressione. «Per ballare, sia in coppia che in gruppo, si devono imparare i passi – aggiunge Paolisso – Si deve pensare a eseguire correttamente la coreografia e, quindi, coordinarsi. Si tratta di potenziare al meglio le funzioni esecutive evitando di perderle. Prima si comincia e meglio è». Una volta che si inizia a ballare è opportuno cambiare alimentazione, soprattutto se si è sovrappeso. Un eccesso di calorie rischia di ostacolare gli effetti degli esercizi. Se si vuole dimagrire ballando è necessario abbinare un minimo di controllo dietetico riducendo le calorie globali della giornata. Va ricordato che con i balli latino-americani si può arrivare a smaltire fino a 500-600 calorie l’ora, mentre con quelli di coppia si bruciano 300-400 calorie ogni 60 minuti. Opportuno è fare un paragone con il camminare: un adulto che procede ad andatura normale per un’ora su una strada piana consuma più o meno dalle 150 alle 190 calorie. Se la camminata si fa veloce queste aumentano progressivamente fino a 250-300.

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