L'igiene dei bambini, lavare in tre mosse: ci pensa l'orsacchiotto

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di Barbara Carbone
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Giovedì 14 Gennaio 2021, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 11:02

Qualunque genitore sa bene quanto è complicato, e a volte snervante, convincere i bambini a lavarsi i denti. Il capriccio è sempre dietro l’angolo. Eppure, l’igiene dentale nei più piccoli è irrinunciabile, anche prima della comparsa dei dentini. In uno studio realizzato dall’Istituto per la Salute dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, gli esperti consigliano di pulire con una garzina umida le gengive del bambino fin dai primi mesi di vita e di prestare particolare cura alla pulizia dei denti in tutti gli anni che seguiranno. E allora, se proprio il piccolo non vuol saperne di lavarsi i denti, meglio usare qualche strategia come lavarli insieme oppure coinvolgere i suoi giocattoli invitandolo a lavare i denti all’orsacchiotto o alla bambola. L’importante è riuscire nell’impresa, perché curare l’igiene dentale nei primi anni di vita vuol dire avere denti sani da grandi. «È bene che il bimbo faccia conoscenza del dentista il prima possibile, così da abituarsi a un tipo di visita complessa ma fondamentale – dice Angela Geleotti, responsabile di Odontostomatologia del Bambino Gesù – Riteniamo importante individuare per tempo i bimbi cariorecettivi, cioè quelli che tenderanno a sviluppare più carie, così da intervenire tempestivamente. La carie è una malattia di origine batterica che colpisce i denti e, se non curata, ne provoca la progressiva distruzione. La prevenzione con una buona igiene è fondamentale».

La pulizia deve durare almeno due minuti

Per rimuovere la placca batterica, ossia la patina trasparente composta dai batteri che vivono nella bocca, è essenziale lavarsi i denti con un’azione meccanica di spazzolamento almeno due volte al giorno, preferibilmente, dopo i pasti. È bene che il lavaggio duri due o tre minuti senza dimenticare di spazzolare anche la lingua. «Raccomandiamo l’utilizzo del filo interdentale almeno una volta al giorno. Per i bimbi però non è così semplice. È preferibile che sia il genitore a praticare questa indispensabile operazione almeno fino a quando il bambino non impara a farlo da solo», suggerisce Massimiliano Ciribè, igienista dentale dell’Odontostomatologia del Bambino Gesù.

C’è però da dire che, rispetto a 20 o 30 anni fa, nelle famiglie si registra una maggiore attenzione all’igiene della bocca.

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Meglio evitare le merendine dolci

«L’incidenza delle carie è infatti diminuita. All’inizio della mia carriera ho visitato anche bambini che avevano 10 carie. Per fortuna, non accade più – dice il professor Antonino Di Giovanni, odontoiatra specializzato in Implantologia e Chirurgia orale e docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore – I veri nemici dei denti sono gli zuccheri. Sconsiglio sempre di dare merende dolci ai piccoli. Molto meglio un panino con il prosciutto o il salame. Eventualmente si può mangiare della cioccolata o comunque un dolce a fine pasto. Chiaramente subito dopo è necessario lavarsi accuratamente i denti».

Spazzolare dalle gengive in senso verticale

Le raccomandazioni da seguire sono davvero semplici. Il professor Di Giovanni suggerisce di abituare il prima possibile i bambini a lavarsi i denti insegnando loro come farlo bene. Fondamentale è la scelta dello spazzolino che deve essere adeguato all’età. A differenza di quello che si pensa, più lo spazzolino è piccolo e meglio è. Il dente va spazzolato in senso verticale, mai orizzontale. Il movimento corretto è dalla gengiva verso il dente. Bisogna spazzolare bene anche nella parte masticatoria dove si depositano i residui di cibo e utilizzare sempre un dentifricio al fluoro. Buona regola sarebbe assumere, già in gravidanza, delle pasticche al fluoro che potranno poi essere assunte dal bambino fino a cinque anni. «Lo smalto dei denti si forma fino a sei anni e, questo semplice trattamento, è in grado di garantire uno smalto dentario molto più resistente», spiega Di Giovanni. La prima visita dal dentista è consigliata a partire dai 5 anni d’età. In assenza di particolari problemi è sufficiente un controllo all’anno. Bastano poche regole per avere un bel sorriso.

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