Diversi scienziati esprimono preoccupazione sulla variante Delta. Una mutazione del ceppo originario di Covid identificata a marzo in India, potrebbe provocare un pericoloso aumento di infezioni e decessi in tutto il mondo. A lanciare l'allarme in Italia sulla variante Delta è il virologo Fabrizio Pregliasco: «Più contatti, più occasioni di contagio, dobbiamo aspettarci una convivenza con il virus. Nel Regno Unito sono già avanti a noi visto che hanno riaperto prima di noi e sono avanti anche per il vaccino, quindi più contatti e più possibilità di infezione», spiega Pregliasco. Il virologo sottolinea tuttavia che «stiamo vedendo che non c'è una proporzionalità nella gravità dei casi. Quindi si vede che il vaccino sta evitando la malattia in forma grave. Questo è un po' lo scenario che avremo in Italia dove stiamo sottostimando la variante Delta. Ci sono diversi focolai nel nostro Paese, un po' ovunque. Una diffusione che dimostra come questi piccoli cluster - afferma il virologo - potrebbero diventare un incendio».
Variante Delta, casi in salita
La variante Delta è già presente in più di 70 Paesi, ad oggi è predominante in India, nel Regno Unito e a Singapore.
Anche per questo è necessario salvaguardare i giovani per contenere il dilagare della variante Delta che «colpisce di più la fascia giovanile e sotto i 30 anni, ed è anche logico perché sono tra i meno vaccinati. I numeri stanno uscendo in questi giorni», ha sottolineato Guido Rasi, ex numero uno dell'Ema e consulente del commissario per l'emergenza Covid. Rasi ha anche rimarcato come, proprio per questa aggressività della variante Delta, «è importantissimo vaccinare anche la fascia 12-16 anni».
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