Variante Delta aumentata 12 volte in due mesi in Italia: «Ora è al 42,1%»

Variante Delta aumentata 12 volte in due mesi in Italia: «Ora è al 42,1%»
Variante Delta aumentata 12 volte in due mesi in Italia: «Ora è al 42,1%»
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Mercoledì 14 Luglio 2021, 18:11

In 2 mesi le sequenze della variante Delta depositate dall'Italia nella banca dati internazionale Gisaid sono aumentate di oltre 12 volte: dal 3,4% registrato nel periodo compreso fra il 15 maggio e il 16 giugno all'attuale 42,1%. Lo indica l'analisi condotta dal Ceinge-Biotecnologie avanzate.

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Variante Delta, la più diffusa

Dall'analisi emerge inoltre che attualmente sono segnalate dall'Italia nove varianti del virus SarsCoV2: al primo posto c'è la Delta (B.1.617.2), isolata per la prima volta in India e presente nel 42,1% delle sequenze depositate dall'Italia fra il 14 giugno e il 14 luglio. Seguono la variante Alfa (B.1.1.7), isolata in Gran Bretagna, con il 40,8%, e a distanza una delle tre versioni della Gamma, la variante isolata in Brasile.

La più frequente è la P.1.1, con il 6,8%, seguita dalla P.1 (4,4%) e dalla P.1.2 (0,2%). Presenti, ma con una scarsa diffusione nelle sequenze depositate, sono anche la Eta (B.1.525), identificata la prima volta in Nigeria (0,12%), la Iota (B.1.526) identificata a New York (0,1%), la Lambda (C 37), identificata in Perù (0,1%) e infine la Kappa (B.1.617.1) identificata in India e appartenente alla stessa famiglia della Delta (0,04%).

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Contagi in salita in Isreale

Si sta diffondendo con grande rapidità anche in Israele la variante Delta. Mentre gli israeliani «non hanno ancora compreso che si tratta di un evento reale anche per loro». Questo il quadro della situazione fornito oggi dal premier Naftali Bennett in una conferenza stampa. In precedenza il ministero della sanità aveva riferito che ieri si sono avuti 754 contagi. Il numero dei malati è così salito a oltre 5.000 di cui 90 sono ricoverati in ospedali e 53 versano in condizioni gravi. Bennett ha aggiunto che per le prossime settimane è ancora possibile evitare la imposizione di lockdown locali, a condizione che gli israeliani mantengano mascherine negli ambienti chiusi, continuino nelle vaccinazioni, rispettino il distanziamento sociale e possibilmente rinuncino a viaggi all'estero. Il governo, ha aggiunto, è intanto impegnato a compiere tamponi a tappeto nelle case per anziani, a procurarsi nuove scorte di vaccini, ad accrescere i controlli sui passeggeri in arrivo all'aeroporto di Tel Aviv e a vietare partenze verso Paesi più a rischio. Si esamina inoltre la introduzione di tamponi che possono essere condotti in casa.

 
 

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