Vaccinati in Italia, dati in tempo reale: 731.539. Lombardia prima, ma Umbria record per dosi usate (104%). Nel Lazio il 76,4%. Tabelle

Vaccinati in Italia, i dati in tempo reale: 731.539. Lombardia prima, ma Umbria record per rapporto dosi/somministrazioni. Le tabelle
Vaccinati in Italia, i dati in tempo reale: 731.539. Lombardia prima, ma Umbria record per rapporto dosi/somministrazioni. Le tabelle
di Giuseppe Gioffreda
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Martedì 12 Gennaio 2021, 18:50 - Ultimo aggiornamento: 13 Gennaio, 08:12

Vaccini. I dati delle somministrazioni in tempo reale. Ad oggi, 12 gennaio 2021 (ultimo aggiornamento alle ore 16:17) in Italia sono state vaccinate 731.539 persone. È stato quindi somministrato, secondo i dati riportati dal Ministero della Salute, il 73,6% delle 993.525 dosi consegnate in tutte le Regioni. In numeri assoluti è la Lombardia la regione dove sono state utilizzate più fiale (poco più della metà di quelle ricevute). Ma le regioni che hanno somministrato percentualmente più dosi sul totale di quelle consegnate sono Umbria, Valle d'Aosta, Campania e Veneto. In particolare l'Umbria migliora ancora riguardo al rapporto dosi/vaccinati: è al 104,4% (percentuale dovuta al fatto che in alcuni casi vengono usate 6 dosi per fiala anziché 5). Il Lazio è decimo per percentuale di fiale utilizzate.

TUTTI I DATI REGIONE PER REGIONE

I dati

I lombardi vaccinati sono stati 85.383, vale a dire poco più della metà in rapporto alle fiale disponibili (il 54,8%). In Emilia Romagna sono state somministrate 80.026 dosi (l'81,3%), nel Veneto 75.214 (il 96,6%), nel Lazio 72.244 (76,4%). Il fanalino di coda per rapporto tra dosi ricevute e persone vaccinate è la provincia autonoma di Bolzano: il 31,8% (6.557 su 20.620). Qualcosa in più ha fatto la Basilicata: 4.697 vaccinati su 11.805 dosi consegnate. La regione più "virtuosa" è quindi l'Umbria. La Valle d'Aosta ha utilizzato il 99,9% delle dosi a disposizione (1.969 vaccinati su 1.970 fiale), la Campania il 97,6% (72.103 su 73.845).

 

L'Iss: «Sfida epocale portare il vaccino a tutti»

«Appena un anno fa questo virus era sostanzialmente sconosciuto, e ora abbiamo già due vaccini approvati, con la prospettiva a breve che se ne aggiungano altri, un traguardo impensabile frutto di uno sforzo senza precedenti nella storia.

Ora le istituzioni, in Italia come nel resto del mondo, sono chiamate ad un'altra sfida epocale, quella di portare il vaccino a tutti i cittadini», ha affermato Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di Sanità dove oggi sono giunte le prime 47mila dosi del vaccino anti-Covid Moderna.

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