Tumori. Identificato il target genetico che migliora la risposta dei pazienti all’immunoterapia. Un team di ricercatori ha individuato nella proteina TANK-binding chinasi 1 (TBK1) l’”interruttore” che accende o spegne la resistenza all’immunoterapia. Se silenziato, i tumori diventano più sensibili agli effetti del trattamento. La ricerca è stata pubblicata dalla rivista scientifica Nature.
Tumori, la ricerca su Nature
Silenziando il gene che codifica per la proteina TANK-binding chinasi 1 (TBK1), un enzima multi funzionale che ha un ruolo nel coordinare le risposte immunitarie innate ai virus e altri patogeni, un team di ricercatori del Massachusetts General Hospital è riuscito a superare, in cellule tumorali, la resistenza all’immunoterapia.
Alzheimer’s drug saga prompts journal to scrutinize whistle-blowers https://t.co/4VQ8KZjI2y
— nature (@Nature) January 16, 2023
COSA SAPPIAMO
TBK1 è stato definito come un gene di evasione immunitaria che viene ‘acceso’ in alcune cellule che diventano, così, resistenti ai farmaci inibitori di checkpoint. Silenziando il gene TBK1, i tumori vengono invece sensibilizzati all’attacco immunitario. Inoltre, nei modelli animali con tumore, il trattamento con un inibitore dell’attività di TBK1 è riuscito a far superare la resistenza dei tumori all’immunoterapia, senza causare perdita di peso o altri effetti tossici a livello sistemico. La strategia ha funzionato, infine, anche in un modello di tumore derivante dagli sferoidi tumorali organotipici dei pazienti, che contengono sia le cellule tumorali di un paziente che quelle immunitarie.
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