Covid, cluster a Lavagna partito da un operatore sanitario: l'ipotesi di un no-vax in ospedale

Cluster a Lavagna partito da un operatore sanitario non vaccinato:
Cluster a Lavagna partito da un operatore sanitario non vaccinato:
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Giovedì 25 Marzo 2021, 14:40 - Ultimo aggiornamento: 15:03

Nuovo cluster in Liguria partito da un operatore sanitario non vaccinato. Stavolta è accaduto a Lavagna, in provincia di Genova, dove 9 pazienti sono risultati positivi, di cui 8 ricoverati del reparto di Medicina oltre allo stesso operatore. È il secondo caso del genere, dopo quello accaduto al Policlinico San Martino di Genova. Lo ha reso noto il presidente della Regione Giovanni Toti nel punto stampa sull'epidemia. Un altro cluster riguarda una Rsa a Tiglieto (Genova) dove due operatori che lavorano all'interno della struttura hanno provocato il contagio di tre pazienti che hanno dovuto ricorrere alle cure ospedaliere. «Fortunatamente uno è già stato dimesso e nessuno è in pericolo di vita», ha spiegato al riguardo Toti.

 

L'accusa

«Dalle prime indagini interne della Asl – ha spiegato Toti – personale ospedaliero non vaccinato ha portato il virus inconsapevolmente all'interno di un reparto e ha provocato nove pazienti positivi che sono ora ricoverati all'ospedale di Lavagna. Lo erano già per altre ragioni, ma oggi si sono positivizzati in ragione di un incontro con lo staff sanitario che evidentemente ha rifiutato il vaccino, visto che il personale sanitario è già stato vaccinato tutto da tempo».

La risposta

Il direttore generale di Asl4 Paolo Petralia ha commentato il cluster che si è generato nell'ospedale di Lavagna due giorni fa e attribuito a un operatore sanitario no vax. «Non abbiamo alcuna evidenza se questa persona sia vaccinata o no.

Noi abbiamo solo un'evidenza di positività di questo operatore sanitario e di 8 positivizzati nel reparto di medicina dell'ospedale di Lavagna». Petralia, a margine della campagna vaccinale territoriale avviata a Portofino questa mattina per la fascia 75-79 anni, ha sottolineato che «per privacy l'azienda sanitaria non sa chi siano gli operatori vaccinati e quelli non vaccinati e che questi ultimi sono circa un 15% del totale dei lavoratori. Noi ribadiamo che la conoscenza della situazione vaccinale di una persona è totalmente riservata e riguarda la linea scelta di questa persona. Diciamo al tempo stesso che è fondamentale vaccinarsi per sé stessi e per gli altri soprattutto quando si opera in ambienti come quello ospedaliero».

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