Influencer no-vax morto, Danny Lemoi consigliava di curare il Covid con l'ivermectina e il cancro con semi di albicocca

Da oltre dieci anni faceva uso del medicinale per animali e aveva consigliato il farmaco anche per i bambini dei suoi follower

Morto Danny Lemoi, l'influencer no-vax che consgliava di curare il covid con un farmaco anti-parassitario
Morto Danny Lemoi, l'influencer no-vax che consgliava di curare il covid con un farmaco anti-parassitario
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Giovedì 16 Marzo 2023, 17:13 - Ultimo aggiornamento: 10 Aprile, 14:56

Danny Lemoi consigliava su Telegram di curare il Covid-19 con un farmaco antiparassitario per animali, l'ivermectina, e il cancro con i semi di albicocca. L'influencer no-vax è stato improvvisamente trovato morto lo scorso 3 marzo, nella sua abitazione di Rhode Island (Stati Uniti), dopo aver fatto un uso decennale di quelle pasticche anti-parassiti. Aveva 50 anni.

Sul canale Telegram da lui fondato, una community da oltre 136mila iscritti racchiusa sotto il nome "Dirt Road Discussion", Lemoi era solito diffondere teorie anti-scientifiche e pseudomediche. L'ivermectina veterinaria, farmaco usato solitamente per rimuovere i parassiti intestinali dallo stomaco dei cavalli, era tra i prodotti più sponsorizzati dall'influencer contro il Covid-19, a scapito dei normali vaccini

Lemoi faceva uso giornaliero di quel farmaco dal lontano 2012, quando gli era stata diagnosticata la malattia di Lyme e sosteneva che il farmaco lo avesse aiutato a rigenerare il muscolo cardiaco.

Tuttavia, alcuni dei follower di Lemoi hanno riferito di aver sperimentato vari effetti collaterali dall'assunzione del farmaco, tra cui convulsioni, coma, problemi polmonari e problemi cardiaci.

«Buon venerdì a tutti voi sopravvissuti mangiatori di pastiglie velenose per cavalli!!!», recita l'ultimo messaggio di Lemoi su Dirt Road Discussion, inviato scorso 3 marzo, poche ore prima della sua morte. Quando alcuni membri del gruppo hanno attribuito la causa del decesso all'uso smodato di Ivermectina veterinaria, sono stati colpiti da una pioggia di  critiche e feroci accuse di disinformazione da parte della maggioranza degli iscritti. 

I parenti dell'influencer 50enne hanno dichiarato a Vice che l'uomo è morto per "cause naturali", senza fornire ulteriori dettagli. Gli stessi amministratori del gruppo pro-Ivermectina hanno parlato di complicazioni cardiache, ma non ci sono quindi conferme ufficiali su cosa abbia provocato davvero la morte del 50enne. Non sono menzionate neppure nel suo  necrologio online.

Secondo quuanto riporta la stessa media company canadese, pare che l'influencer avesse perfino indicato ai suoi follower di Telegram dei dosaggi di Ivermectina da somministrare ai figli, visto che molti iscritti al suo gruppo usavano l'antiparassitario come toccasana per combattere qualsiasi tipo di malattia o complicazione salutare. 

L'ivermectina veterinaria è stato uno dei farmaci "preferiti" dai no-vax durante l'emergenza sanitaria. La diffusione di diverse teorie pseudoscientifiche a riguardo contro il Covid-19 ha spinto la Food and Drug Administration statunitense (Fda) a raccomandare sul suo sito di non utilizzare il farmaco come terapia contro il Covid-19, non essendo provata da alcuna evidenza scientifica la sua efficacia contro il virus pandemico. Anche l'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), si è espressa in maniera contraria all'uso dell'Ivermectina per la prevenzione e il trattamento del Covid.

Semi di albicocca contro il cancro

Non solo l'ossessione per l'Ivermectina affollava la mente di Danny Lemoi e soci. Pare infatti che lo stesso influencer raccomandava di ighiottire decine di semi di albicocca ogni giorno per curare e prevenire l'insorgenza di tumori. Lo stesso influencer dichiarava di mangiarne fino a 30 al giorno. E molti suoi seguaci lo imitavano. 

Questo nonostante le avvertenze di numerosi studi di medicina, i quali fanno presente che i semi di albicocca, se ingeriti, possono causare l'avvelenamento da cianuro durante la fase di digestione. Secondo l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), l'intossicazione da cianuro può causare nausea, febbre, mal di testa, insonnia, sete, letargia, nervosismo, dolori di vario genere ad articolazioni e muscoli, oltre a caduta della pressione arteriosa. In casi estremi è fatale.

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