Coronavirus, l'Istituto superiore di sanità: attenzione alle terapie fai-da-te e non acquistate medicinali online

Coronavirus, l'Istituto superiore di sanità: attenzione alle terapie fai-da-te e non acquistate medicinali online
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Lunedì 30 Marzo 2020, 11:07

Evitate le terapie fai-da-te contro il coronavirus e occhio agli acquisti online di medicinali perchè c'è il rischio che siano contraffatti. L'allerta arriva dall'Istituto superiore di sanità ( Iss), che invita comunque a fidarsi solo di informazioni che provengono da fonti ufficiali. «In nessun caso è giustificabile il ricorso a terapie fai-da-te per il trattamento del Covid-19 - spiega Patrizia Popoli, direttrice Centro nazionale ricerca e valutazione preclinica e clinica dei farmaci dell' Iss - Tutti i farmaci hanno degli effetti collaterali più o meno gravi, e l'automedicazione comporta rischi ancora più gravi quando si usano farmaci non autorizzati». In caso di acquisti online, poi, avverte, «tali rischi sono moltiplicati perché i farmaci potrebbero essere contraffatti».

Secondo l'esperta la preoccupazione generata dall'emergenza ha scatenato «una vera e propria caccia al farmaco. Molto spesso tale atteggiamento è incoraggiato da informazioni fuorvianti che circolano sul web». Bisogna tuttavia chiarire, innanzitutto, che al momento «non esiste alcun farmaco che abbia come indicazione terapeutica la prevenzione o il trattamento di Covid-19». In considerazione della situazione di emergenza, chiarisce Popoli, «alcuni farmaci già noti ed utilizzati per il trattamento di altre malattie possono essere usati in pazienti con Covid-19, ma tale trattamento - che si basa su conoscenze ancora incomplete ed è giustificabile solo a fronte della mancanza di alternative - può avvenire solo su prescrizione medica. Solo il medico può decidere quando usare questi farmaci e può controllarne la sicurezza nel singolo paziente».

Al fine di favorire lo sviluppo di nuovi farmaci, inoltre, l'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), «sta semplificando ed accelerando le procedure di sperimentazione clinica, e ad oggi sono stati autorizzati già diversi studi che hanno l'obiettivo di verificare l'efficacia e la sicurezza di diverse molecole». Anche gli Ordini degli ingegneri mettono i guardia, perchè anche nella messa a punto dei dispositivi di protezione, nonostante le carenza, improvvisarsi è molto rischioso. 

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