Variante Delta (ex indiana), cosa sta accadendo in Italia? Alcune regioni, come il Lazio, sembrano più a rischio delle altre. Secondo l'ultima indagine di prevalenza delle varianti pubblicata dall'Istituto superiore di sanità il 18 maggio la variante Delta (più contagiosa di circa il 60% rispetto alla variante inglese) è all'1% con differenze regionali e un range che va dallo 0 al 3,4%. È quanto emerge dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe per la settimana 9-15 giugno 2021.
Lazio e Sardegna più esposte
In particolare, la diffusione maggiore si registra in Lazio (3,4%), Sardegna (2,9%) e Lombardia (2,5%).
Stato di emergenza, si fa strada la possibilità di una proroga oltre il 31 luglio
Covid, nuovi casi sottostimati - «Da 13 settimane consecutive si registra una discesa dei nuovi casi settimanali. Se la costante riduzione del rapporto positivi/casi testati attesta una ridotta circolazione del virus, la progressiva diminuzione dell'attività di testing sottostima il numero dei nuovi casi e documenta la mancata ripresa del tracciamento dei contatti, fondamentale in questa fase della pandemia». A dirlo Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, presentando il monitoraggio indipendente settimanale della Fondazione. «Nelle ultime 5 settimane, infatti, il numero di persone testate - indica il report - si è ridotto del 31,5%, scendendo da 3.247.816 a 2.223.782, con una media nazionale di 132 persone testate/die per 100.000 abitanti e rilevanti e ingiustificate differenze regionali» Il monitoraggio rileva, dunque, che continuano a diminuire i nuovi contagi. Nella settimana 9-15 giugno 2021, rispetto alla precedente, i casi 11.440 (erano 15.288 nella settimana precedente) e 411 morti (contro 469). In calo anche i casi attualmente positivi (105.906 vs 181.726), le persone in isolamento domiciliare (102.069 vs 176.353), i ricoveri con sintomi (3.333 vs 4.685) e le terapie intensive (504 vs 688).
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