Vaiolo delle scimmie come Omicron, l'ipotesi del "virus ipermutato". Gli scienziati: «Si diffonde più facilmente tra gli umani»

Secondo uno studio condotto in Portogallo il virus sarebbe mutato già 50 volte rispetto al "ceppo originario" registrato in Gran Bretagna quattro anni fa

Vaiolo delle scimmie come Omicron, l'ipoesi del "virus ipermutato". Oms: «il contagio in Europa in due rave party»
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Martedì 24 Maggio 2022, 14:31 - Ultimo aggiornamento: 25 Maggio, 12:28

Il vaiolo delle scimmie si potrebbe essere evoluto, mutando più del previsto e diventando più contagioso, come la variante Omicron del Covid. Lo afffermano gli scienziati inglesi, che sostengono che il virus ora sembra aver imparato a diffondersi più facilmente tra gli esseri umani, soprattutto gay e bisessuali. 

Prima di oggi infatti i pochi casi rilevati al di fuori dell'Africa non creavano catene di contagio e si esaurivano spontaneamente.

Ora invece 17 paesi hano rilevato il virus in quella che è ormai diventata un'epidemia globale senza precedenti. 

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L'ipotesi del virus Ipermutato come Omicron

In Portogallo i virologi hanno rilevato che il ceppo in circolazione in Portogallo è molto simile a quello emerso in Gran Bretagna quattro anni fa, ma rispetto a questo presenterebbe 50 mutazioni. Un numero molto superiore a quelle attese "considerando il tasso di sostituzione stimato per gli orthopoxvirus" hanno affermato i ricercatori che ora ipotizzano che si tratti di un "virus ipermutato" come avvenuto per Omicron.

Tuttavia questa ricerca è ancora da verificare. La dott.ssa Rosamund Lewis, che dirige il programma di emergenza dell'OMS, ha affermato che l'agenzia sanitaria globale non ha alcuna prova che il vaiolo delle scimmie sia mutato. È in corso il sequenziamento del genoma del virus aiuterà a far luce sulla questione. 

 

Un rave party all'origine del contagio in Europa 

Mentre si cerca di capire meglio il virus, si indaga anche sulle cause del contagio europeo. Gli esperti dell'Istituto nazionale della salute del Portogallo a Lisbona hanno affermato che l'epidemia "molto probabilmente ha un'unica origine" in un evento di super diffusione che ha causato un contagio in più paesi. Secondo un alto funzionario dell'Oms la teoria al momento più accreditata è che il virus si sia diffuso in europa a causa del comportamento sessuale in due rave tenuti in Belgio e Spagna. 

In belgio tre casi sono stati collegati a un festival di Anversa, svolto tra il 5 e l'8 maggio. Mentre in Spagna la festa origine del contagio si sarebbe tenuta a Gran Canaria dal 5 al 15 maggio con la partecipazinoe di 80.000 persone dalla Gran Bretagna e da tutta Europa. Inoltre, nella penisola iberica sono emersi altri casi collegati a una sauna a Madrid. 

Il virus potrebbe trasmettersi agli animali domestici 

Secondo gli scienziati, Il vaiolo delle scimmie  potrebbe diffondersi agli animali domestici e alla fauna selvatica e diventare endemico in Europa. L'Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) ha affermato che i roditori domestici di persone contagiate (come ratti e topi) dovrebbero essere isolati in quanto sono ospiti adatti" e un "evento di spill-over" che potrebbe rendere il virus endemico nel continente. 

La dott.ssa Emilia Skirmuntt, virologa dell'Università di Oxford, ha affermato che alcune sequenze contengono molteplici mutazioni ed eliminazioni ma che "nonostante la velocità di trasmissione superiore al previsto" questa "non è ancora nemmeno vicina" alla velocità con cui si è diffuso il Covid. Inoltre il quadro è confortante: i sintomi della malattia "sono molto lievi e abbiamo un vaccino efficace", ha aggiunto.

Il vaccino

Tra le cause della diffusione ampia del virus c'è anche la mancanza di copertura vaccinale in quanto i vaccino per vaiolo non viene effettuato dal 1971 sulla popolazione europea. Sebbene non sia stato creato appositamente per il vaiolo delle scimmie, il vaccino contro il vaiolo, che costa circa £ 20 per dose, è efficace fino all'85% perché i due virus sono così simili. Al momento il Regno Unito lo sta utilizzando sui contatti stretti dei casi confermati.  

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