Vaccino, volo e fiala, tutto incluso: l’unico turismo che va è quello della puntura

Vaccino, volo e fiala, tutto incluso: l’unico turismo che va è quello della puntura
Vaccino, volo e fiala, tutto incluso: l’unico turismo che va è quello della puntura
di Michela Allegri
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Martedì 5 Gennaio 2021, 07:55 - Ultimo aggiornamento: 13:46

Il turismo dei vaccini. Potrebbe essere questa la nuova moda in tempo di pandemia: pacchetti che comprendano volo e soggiorno - periodo di quarantena compreso - nei Paesi in cui la campagna di vaccinazione procede spedita e dove è possibile anche trovare dosi sottobanco, ovviamente pagando. E alcune agenzie di viaggi - è successo per esempio in India - stanno iniziando a studiare offerte per rilanciare l'attività, dopo l'anno più nero di sempre per il turismo mondiale.

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Gli Emirati

All'inizio di dicembre, per esempio, decine di italiani, ma anche persone provenienti da altre parti del mondo, hanno cercato di andare a Dubai e ad Abu Dhabi, non tanto per una vacanza, quando per acquistare in anteprima dosi di vaccino anti-Covid.

Negli Emirati circolava già da novembre un vaccino cinese, quello dell'azienda farmaceutica Sinopharma. I primi a poterlo usare sono stati i membri della famiglia reale, gli uomini del governo e l'esercito. Ma anche le personalità di spicco del mondo finanziario e imprenditoriale, così come di quello sportivo. Tra questi, con un braccialetto a testimoniare l'avvenuta vaccinazione, c'era anche un italiano, Guido Cappellini, campione di Motonautica, nato a Mariano Comense e da cinque anni team manager dell'Abu Dhabi Team. «Mi sono vaccinato utilizzando un farmaco cinese che ormai da settimane qui ad Abu Dhabi è in circolazione. Io, mia moglie e un mio collaboratore stiamo bene. Non abbiamo controindicazioni. Ma la domanda è: perché nessuno parla di questa soluzione? Io gestisco un team che è praticamente il team del Governo emiratino, dunque sono stato vaccinato in quanto esponente governativo», aveva detto lui alla fine di novembre. Dopo quella notizia era iniziata la corsa ai biglietti aerei. Il prodotto, però, in Europa non ha validità scientifica e sanitaria. Ma il timore di dover aspettare molti mesi prima di ottenere l'antidoto al Covid ha spinto molti a cercare di procurarselo all'estero.


Il Regno Unito

La stessa cosa era successa con il Regno Unito, dopo il via libera - è stato il primo Paese al mondo - alla campagna di vaccinazioni, con la distribuzione del medicinale della casa farmaceutica Pfizer. In questo caso la corsa ai biglietti aerei e le richieste di informazioni arrivavano soprattutto dall'India. Le agenzie di viaggio erano state sommerse da prenotazioni di voli diretti principalmente a Londra, con la speranza di riuscire a procacciarsi qualche dose sottobanco. Per i cittadini stranieri, infatti, le possibilità di essere inseriti nelle liste di vaccinazione preparate dal sistema sanitario britannico sono davvero scarsissime. Ma in tanti sarebbero disposti anche a infrangere la legge per riuscire a procurarsi alcune fiale, se nel loro Paese la situazione dovesse andare a rilento. Secondo l'agenzia Press Trust of India alcune agenzie di viaggio sarebbero pronte ad approfittarsi della situazione e starebbero lavorando allo sviluppo di pacchetti volo-vaccino da proporre ai cittadini più facoltosi.
 

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