Vaccini per i maturandi, 1 su 5 non vuole la dose. La Regione Lazio: «Lunedì chiudiamo le liste»

Vaccini per i maturandi, 1 su 5 non vuole la dose: «Molti temono il richiamo in vacanza»
Vaccini per i maturandi, 1 su 5 non vuole la dose: «Molti temono il richiamo in vacanza»
di Lorenzo De Cicco
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Domenica 30 Maggio 2021, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 18:12

L’avvio era stato promettente: oltre 33mila appuntamenti riservati in una manciata di ore, altri 5mila il giorno dopo. Poi l’onda dei giovanissimi a caccia del vaccino in vista dell’esame di Stato si è progressivamente smorzata, fino quasi ad annullarsi. Restano oltre 11mila posti scoperti: nessun maturando li ha prenotati. La Regione domani chiude le liste e tra i presidi inizia a serpeggiare un po’ di preoccupazione. A conti fatti, un ragazzo su 5 rischia di presentarsi alla maturità senza essersi immunizzato. Per i motivi più svariati, raccontano i prof: c’è chi teme per il richiamo a luglio, «abbiamo già la vacanza prenotata» e guai a metterla in forse; altri sono preoccupati per i rari effetti collaterali, della serie: e se una febbriciattola mi rovina gli ultimi giorni di ripasso? Altri ancora si sentono già al riparo dalla malattia. «Ci dicono: i nostri nonni si sono vaccinati, mamma e papà sono prenotati e a noi giovani il Covid non ci colpisce più di tanto, quindi perché fare il vaccino?», racconta Cristina Costarelli, preside del liceo scientifico Isacco Newton, all’Esquilino, 1.050 studenti di cui 180 pronti per la maturità.

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Mario Rusconi, il capo della sezione romana dell’Associazione nazionale presidi, lancia un appello: «Ragazzi, vaccinatevi tutti, è per la vostra sicurezza e per quella della comunità in cui vivete.

Non pensate solo alla maturità, ma anche alle vacanze da passare senza ansie e alle prime lezioni all’università». Secondo l’ultimo aggiornamento della Regione Lazio, ieri sera alle 18 avevano riservato un appuntamento in 40mila. Su 52mila. Nelle ultime 24 ore, il numero dei prenotati nella fascia dei giovanissimi è rimasto pressoché immutato. Anche se la platea dei potenziali vaccinandi nel frattempo era stata allargata, perché sono state autorizzate le richieste dei ragazzi delle scuole di formazione. «Non è positivo che oltre 10mila studenti su 50mila arrivino alla maturità senza vaccino, speriamo che ci sia un ripensamento nelle ultime ore», conclude Rusconi. Di tempo però ne resta poco: domani alle 22 scatta la tagliola della Pisana. «Chi c’è c’è», chiosa l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, convinto che comunque si raggiungerà quota «45mila adesioni, un buon risultato».

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I DUBBI

Lunedì i prof proveranno a convincere gli indecisi. A moltiplicare lo scetticismo dei ragazzi, secondo la preside del Newton, Costarelli, «sono anche le voci sui possibili, rari effetti collaterali: i ragazzi temono di non avere abbastanza energie negli ultimi giorni di studio». Timori esagerati, gonfiati dal passaparola. «Io come tanti ho fatto il vaccino e non ho avuto nulla, scherzando ho detto agli alunni: pensavo che mi avessero dato la soluzione fisiologica - racconta Monica Galloni, preside del liceo Righi, in Centro - Purtroppo però qualcuno si fa suggestionare». «Sono ragionamenti che sentono dagli adulti, perché li fanno anche gli adulti», commenta Monica Nanetti, dirigente dell’Enrico Fermi, istituto tecnico industriale al Trionfale. «Per fortuna la maggior parte dei ragazzi ha scelto di prenotare l’hub. E chi non lo ha fatto probabilmente pensa: tanto lo fanno gli altri. Ma è importante che si vaccinino tutti».
 

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