Vaccino, su Telegram gli sciacalli delle fiale: dosi di contrabbando a 155 euro l'una

Vaccino, su Telegram gli sciacalli delle fiale: dosi di contrabbando a 155 euro l'una
Vaccino, su Telegram gli sciacalli delle fiale: dosi di contrabbando a 155 euro l'una
di Michela Allegri
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Venerdì 2 Aprile 2021, 09:42 - Ultimo aggiornamento: 3 Aprile, 09:20

Un mercato nero dei vaccini, gestito sul web, pericoloso e carissimo. Un raggiro che ha rischiato di mettere seriamente a rischio la salute di migliaia di persone che, pur di saltare la fila e accorciare i tempi previsti dalla campagna vaccinale, erano disposte a spendere fino a 20mila euro per mettere la mani su una fiala. Peccato che si trattasse, oltretutto, di farmaci contraffatti, vendevano illegalmente attraverso il dark web. L'inchiesta è della procura di Milano e ieri ha portato al sequestro di due canali Telegram, che contavano più di quattromila iscritti. Le pagine sono state bloccate dai finanzieri dl Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche. Le accuse sono frode in commercio e contraffazione.

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LE CHAT
Alle chat, private, si poteva accedere solo dopo avere avuto l'autorizzazione degli organizzatori.

Veniva proposto l'acquisto di fiale di AstraZeneca, Pfizer e Moderna a prezzi esorbitanti: dai 155 Euro per una dose fino a 20mila euro per uno stock di 800 fiale. L'organizzazione prometteva di garantire l'anonimato e la tracciabilità della spedizione, Venivano anche date garanzie sulle procedure di imballaggio a temperatura refrigerante controllata. Nell'offerta veniva spesso incluso anche il richiamo. In realtà le indagini hanno accertato che si trattava di un imbroglio vero e proprio: le fiale contenevano soluzioni inefficaci a combattere il Covid e, oltretutto, potenzialmente dannose per la salute.

IL SEQUESTRO
Il sequestro è scattato ieri ed è stato disposto dai pubblici ministeri Maura Ripamonti e Bianca Maria Eugenia Baj Macario, e dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i canali Telegram funzionavano come una vetrina: l'acquirente veniva poi indirizzato nei mercati clandestini del dark web, dove poteva perfezionare l'acquisto. Una particolarità: il pagamento avveniva unicamente con criptovalute. Il gruppo aveva pensato a tutti i dettagli e aveva addirittura organizzato un servizio clienti, gestito tramite utenze anonime, che funzionava con le applicazioni di messaggistica istantanea: agli acquirenti venivano spiegate le modalità di somministrazione e venivano fornite informazioni su consegna e conservazione.

IL TRAFFICO
Ora le indagini puntano a ricostruire la provenienza di falsi vaccini e le modalità di commercializzazione fuori dai canali autorizzati. Un business molto redditizio nelle mani di organizzazioni criminali che puntano a monopolizzarne il traffico clandestino dei farmaci anti-Covid. In una nota i finanzieri sottolineano «che i vaccini contraffatti, oltre ad essere inefficaci nella lotta al Covid, rappresentano un grave rischio per la salute pubblica».

Intanto i pm di Milano hanno aperto un altro fascicolo - per il momento senza ipotesi di reato né indagati - dopo il deposito da parte della Regione Lombardia dell'elenco di coloro che hanno contattato Aria, la centrale acquisti regionale, o gli uffici dell'assessorato alla Sanità, proponendosi come intermediari per la fornitura di partite anche considerevoli di vaccini.
 

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