Vaccino 12-15 anni, prenotazioni dal 15 giugno: si faranno dai pediatri

Vaccino 12-15 anni, prenotazioni dal 15 giugno: si faranno dai pediatri
di Mauro Evangelisti
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Martedì 1 Giugno 2021, 07:06 - Ultimo aggiornamento: 11:37

Dal 15 giugno i genitori dei ragazzini dai 12 anni in su potranno chiamare i pediatri e prendere appuntamento per la vaccinazione anti Covid. La conferma della Regione Lazio giunge pochi minuti dopo il via libera dell'Aifa, l'agenzia italiana del farmaco, e della Commissione europea all'utilizzo del vaccino di Pfizer-BioNTech per la fascia di età tra i 12 e i 15 anni. «Vedrete - dice l'assessore laziale alla Salute, Alessio D'Amato - anche le altre Regioni si affideranno ai pediatri, è il metodo più semplice e razionale, perché loro conoscono le caratteristiche del minore. Da noi, inoltre, avranno una linea diretta con l'Ospedale Bambino Gesù». Il vaccino di Pfizer-BioNTech era già autorizzato anche per sedicenni e diciassettenni e dunque ora si può pensare di immunizzare prima della riaperture delle scuole, in settembre, tutti i ragazzi delle superiori e degli ultimi due anni delle scuole medie, in modo da ridurre la possibilità della ripresa della circolazione del virus quando ricominceranno le lezioni. Già gli insegnanti, in gran parte, sono stati vaccinati, se si riuscirà a immunizzare anche gli studenti sopra i 12 anni, aumenterà il livello di sicurezza sanitaria in funzione anti Covid. Ieri la Cts dell'Aifa (Commissione tecnica-scientifica), dopo una riunione di un paio di ore, ha diffuso un comunicato in cui spiega di avere «approvato l'estensione di indicazione di utilizzo del vaccino Comirnaty (BioNTech/Pfizer) per la fascia di età tra i 12 e i 15 anni, accogliendo pienamente il parere espresso dall'Agenzia Europea dei Medicinali (Ema)». Ancora: «Secondo la Cts i dati disponibili dimostrano l'efficacia e la sicurezza del vaccino anche per i soggetti compresi in questa fascia di età». Dunque, non vengono date limitazioni o raccomandazioni, si spiega semplicemente che il vaccino può essere somministrato anche ai giovanissimi.

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NUMERI
L'altro giorno Paolo Basci, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), ha detto che in due mesi l'operazione di vaccinazione degli adolescenti può essere eseguita: «Visto che in media ogni pediatra ha in carico circa 200 ragazzi e ragazze tra i 12 e 16 anni e che con ogni fiala si possono fare 6 dosi, e calcolando l'uso di una fiala al giorno, quindi 30 somministrazioni a settimana, possiamo arrivare a 120 adolescenti vaccinati (per ogni pediatra) con la prima dose in un mese, e quindi completare tutta la platea 12-16 anni in un mese e mezzo o due. L'obiettivo di una ripartenza in sicurezza delle scuole è realistico». Da giovedì, su indicazione del commissario per l'emergenza, Francesco Figliuolo, le Regioni potranno vaccinare liberamente senza rispettare le classi di età. E molte sono già partite con i giovani, dalle vaccinazioni dei maturandi (nel Lazio l'adesione è stata altissima, 4 su 5) agli open day rivolti agli over 18. Ma per raggiungere gli adolescenti, senza però trascurare le classi di età più a rischio (c'è ancora molto da fare ad esempio per i cinquantenni e i sessantenni), bisognerà avere la certezza che ci saranno dosi a sufficienza. Su questo vi sono alcuni paletti da non trascurare: sotto i 18 anni possiamo vaccinare solo con Pfizer-BioNTech e, dunque, tutto dipenderà dalle forniture di questo prodotto. Secondo le previsioni della struttura commissariale, nel mese di giugno saranno consegnate (in totale, compresi AstraZeneca, Johnson&Johnson e Moderna) almeno 20 milioni di dosi. Per il terzo trimestre, invece - quello tra luglio e settembre - le consegne ipotizzate sono numericamente importanti, in linea teorica attorno a 80 milioni, di cui 17 di Pfizer-BioNTech. Se le tabelle delle forniture saranno rispettate, i margini per proteggere anche i giovanissimi ci sono, ma c'è un'altra incognita: convincere le famiglie perché potrebbero essere poco propense a vaccinare un dodicenne per il quale il rischio di sviluppare la malattia grave è molto basso. Per questo l'obiettivo delle Regioni è quello di coinvolgere i pediatri. Altre sperimentazioni per i vaccini rivolti ai minori sono in corso: Moderna ha dichiarato una efficacia del 96 per cento, sulla base della sperimentazione conclusa, per la fascia di età 12-17 anni, mentre è avviata quella per chi ha tra i 6 e gli 11 anni. Pfizer in autunno chiederà l'autorizzazione alle autorità americane per i bambini di età compresa tra i 2 e i 12 anni e successivamente anche per quelli di età inferiore.
M.Ev.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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