Vaccini mix AstraZeneca e Pfizer, Draghi: «Ema dia indicazioni». Cosa sappiamo e come funziona

Mix vaccini anti-Covid, Draghi: «Ema dia indicazioni». Cosa sappiamo e come funziona con AstraZeneca e Pfizer
Mix vaccini anti-Covid, Draghi: «Ema dia indicazioni». Cosa sappiamo e come funziona con AstraZeneca e Pfizer
4 Minuti di Lettura
Martedì 25 Maggio 2021, 14:23 - Ultimo aggiornamento: 26 Maggio, 09:36

Se sarà possibile fare una dose di Pfizer dopo aver ricevuto la prima di AstraZeneca (o viceversa), si saprà solo nei prossimi mesi. Perché l'Ema non ha ancora preso una decisione sul cosiddetto mix di vaccini, che secondo alcuni studi sarebbe addirittura più potente della doppia somministrazione con lo stesso siero. Anche il premier del governo Mario Draghi, nel corso della sessione del Consiglio Ue dedicata al Covid, ha fatto un appello all'Ema chiedendo il prima possibile indicazioni sulla possibilità di mescolare i vaccini tra prima e seconda dose.

Italia zona bianca, dal 1° giugno ristoranti al chiuso poi coprifuoco alle 24: ma si studiano nuove regole

Draghi: continuare ad accelerare sui vaccini

«C'è stata una certa soddisfazione sul modo in cui procedono le vaccinazioni un po' dappertutto, e la campagna deve accelerare anche in estate.

Le forniture continueranno ad arrivare in modo sufficiente», ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa dopo il Consiglio Ue.

«Sulla questione dei brevetti si sta arrivando a una soluzione che è quella che promette di più: c'è una terza strada che prevede il conferimento obbligatorio di licenze nei momenti più di emergenza, proposta a cui sta lavorando la commissione».

«Green pass europeo pronto a giugno»

 

Il green pass sanitario europeo «sarà pronto a metà giugno», ha poi detto il premier Draghi in conferenza stampa al termine del Consiglio europeo a Bruxelles.

 

Mix di vaccini AstraZeneca e Pfizer: cosa dicono gli studi

Lo stesso Draghi fa riferimento ai recenti studi che hanno dato risultati sorprendenti sul mix di vaccini: l'ultimo è stato realizzato dal Carlos III Health Institute di Madrid, su 663 volontari e pubblicato su Nature e sostiene che somministrare AstraZeneca e Pfizer produca una risposta immunitaria più potente contro il virus. A partire da aprile, lo studio spagnolo CombivacS ha arruolato 663 persone che avevano già ricevuto una prima dose del vaccino AstraZeneca. Due terzi dei partecipanti sono stati selezionati in modo casuale per ricevere la seconda dose di vaccino con Pfizer, almeno otto settimane dopo la loro prima dose.

«Il potenziatore Pfizer sembra scuotere il sistema immunitario dei partecipanti trattati con AstraZeneca» ha detto Magdalena Campins, ricercatrice dello studio CombivacS presso l'ospedale universitario Vall d'Hebron di Barcellona, ​​in Spagna. Dopo questa seconda dose, i partecipanti hanno iniziato a produrre livelli di anticorpi molto più elevati rispetto a prima e questi anticorpi sono stati in grado di riconoscere e inattivare SARS-CoV-2 nei test di laboratorio. Mentre altri 232 partecipanti alla ricerca che non hanno ricevuto una vaccinazione di richiamo non hanno riscontrato alcun cambiamento nei livelli di anticorpi.

 

Ma in Spagna non sono stati gli unici a trovare un nesso positivo tra due dosi diverse di vaccino: anche uno studio britannico presentato la scorsa settimana è arrivato a un analogo risultato tanto che diversi paesi europei starebbero raccomandando di somministrare la seconda dose con un vaccino differente dal primo. I ricercatori sperano che tale modalità di vaccinazione  detto “mix-and-match” inneschi risposte immunitarie più forti e più robuste rispetto a due dosi di un singolo vaccino, semplificando al contempo gli sforzi di immunizzazione per quei Paesi che devono affrontare forniture fluttuanti dei vari vaccini.

Un'altra ricerca, stavolta dell’Università di Oxford che ha condotto una sperimentazione su 830 volontari dai 50 anni in su pubblicando i primi risultati su “The Lancet”, rileva che il mix tra vaccini anti-Covid AstraZeneca-Pfizer per la prima e la seconda dose sarebbe sicuro. Gli effetti collaterali «a breve termine», come spossatezza, febbre e mal di testa, sarebbero più frequenti rispetto a una profilassi con un’unica tipologia di vaccino, ma non si evidenziamo rischi o controindicazioni particolari.

© RIPRODUZIONE RISERVATA