Sigarette elettroniche fanno male? Ecco quali e quanti danni provocano al Dna. I risultati dello studio americano

Una ricerca scientifica mostra che le sigarette elettroniche possono portare alle stesse malattie delle sigarette comuni.

Sigarette elettroniche, quali e quanti danni provocano al Dna? I risultati dello studio americano
Sigarette elettroniche, quali e quanti danni provocano al Dna? I risultati dello studio americano
di Cristiana Mangani
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Venerdì 24 Febbraio 2023, 18:49 - Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 08:12

Sono state annunciate come “una sana” alternativa al tabacco, ma ora una ricerca scientifica mostra che le sigarette elettroniche possono portare alle stesse malattie delle sigarette comuni. Ad arrivare a questa conclusione è stato un gruppo di ricercatori della Keck school of medicine della Usc (Università del Sud California): hanno stabilito che vapers e fumatori hanno livelli simili di danno al Dna. «Per la prima volta - spiega l'autore senior Ahmad Besarantinia, professore di ricerca sulla popolazione e scienze della salute pubblica, abbiamo dimostrato che chi usa le sigarette elettroniche e anche a lungo, ha maggiori danni al Dna, soprattutto nelle cellule della bocca e dell'esofago. Lo stesso schema dei fuimatori tradizionali».

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La ricerca

Lo studio si basa su precedenti ricerche condotte da Besaratinia e dal suo team, che hanno dimostrato che le svapo hanno un legame con alterazioni genetiche e altri cambiamenti biologici che possono causare le malattie. Per approfondire questo aspetto, il team ha reclutato 72 adulti sani e li ha divisi in tre gruppi, abbinandoli per età, razza e sesso.

I ricercatori li hanno divisi in “fumatori elettronici attuali (che non hanno mai fumato), fumatori attuali (che non hanno mai svapato) e persone che non hanno mai provato nessuna delle due abitudini. Hanno utilizzato questionari e interviste dettagliati per verificare la storia di ciascun partecipante, nonché test biochimici per garantire che qualsiasi risultato potesse essere attribuibile proprio ai due diversi tipi di fumo. 

 

I risultati

«Abbiamo predisposto lo studio per verificare gli effetti delle sigarette elettroniche nei consumatori che, fino a quel momento, non avevano mai fumato alcun tipo di tabacco - specifica ancora Besaratinia -. Il team ha anche raccolto dati sulla frequenza e per quanto tempo i partecipanti avevano fumato o svapato. Gli autori della ricerca hanno quindi raccolto campioni di cellule epiteliali per l'analisi dalla bocca di ogni partecipante al fine di testare danni a geni specifici. I risultati mostrano che il danno al Dna è stato 2,6 volte maggiore nei vapers e 2,2 volte maggiore nei fumatori rispetto a quello dei non utilizzatori».

È interessante notare che i vapers che usavano i pod avevano i più alti livelli di danno al Dna, seguiti da quelli che usavano i mod, che sono più grandi. I ricercatori hanno anche scoperto che i vaporizzatori dal sapore dolce avevano un'associazione con i più alti livelli di danno al Dna, seguiti da sapori di menta e frutta. Questi risultati sono incredibilmente importanti per la salute pubblica, considerando che i vaporizzatori sono popolari sia tra gli adolescenti che tra i giovani adulti. Solo negli Stati Uniti, li usano oltre il 10% degli adolescenti americani e oltre il 3% degli adulti.

Il team dell'Usc sostiene che dovrebbero esserci messaggi più trasparenti sui pericoli delle sigarette elettroniche, o almeno su come non sono più salutari delle sigarette di tabacco . Besarantinia e gli assistenti hanno già deciso di ampliare la ricerca con un campione più ampio. E hanno anche in programma di studiare altri effetti biologici che derivano da danni al Dna.

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