Covid, in Sicilia e Sardegna terapie intensive al 14% e 13%. Calano le rianimazioni in Calabria

Covid, in Sicilia e Sardegna terapie intensive al 14% e 13%. Calano le rianimazioni in Calabria
Covid, in Sicilia e Sardegna terapie intensive al 14% e 13%. Calano le rianimazioni in Calabria
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Lunedì 6 Settembre 2021, 13:28 - Ultimo aggiornamento: 15:15

Il tasso di occupazione delle terapie intensive da parte dei pazienti Covid cresce, a livello giornaliero, in 4 regioni: Sardegna, Sicilia, Campania e Provincia autonoma di Bolzano. Preoccupa particolarmente la situazione delle due isole, dove - secondo i dati del monitoraggio giornaliero dell'Agenzia Nazionale dei servizi sanitari regionali ( Agenas), che confronta i dati di ieri, 5 settembre, con quelli del giorno precedente - il tasso torna ben oltre la soglia d'allerta del 10%. In Sardegna infatti si è raggiunto il 13%, mentre in Sicilia il 14%.

I dati

Numeri positivi invece per Calabria, Umbria e Veneto, dove il tasso di occupazione delle terapie intenisve diminusice. La percentuale di pazienti Covid nei reparti ospedalieri di area non critica rispetto al totale dei posti disponibili cresce, invece, dell'1% in Basilicata (raggiungendo il 12%) e cala in Friuli Venezia Giulia e Sardegna, mentre in Sicilia resta stabilmente al 23% e quindi oltre la soglia limite, in questo caso stabilita pari al 15%.

Questi i valori di occupazione dei posti Covid rispettivamente in terapia intensiva e nei reparti di area medica in tutte le regioni e province autonome: Abruzzo (3% e 6%), Basilicata (3% e 12%), Calabria (8% e 18%), Campania (6% e 10%), Emilia Romagna (6% e 5%), Friuli Venezia Giulia (9% e 3%), Lazio (7% e 7%), Liguria (4% e 4%), Lombardia (4% e 6%), Marche (10% e 6%), Molise (0% e 7%), Pa di Bolzano (5% e 6%), Pa di Trento (0% e 3%), Piemonte (4% e 3%), Puglia (4% e 8%), Sardegna (13% e 14%), Sicilia (14% e 23%), Toscana (10% e 8%), Umbria (8% e 7%), Valle d'Aosta (0% e 0%), Veneto (4% e 3%).

A livello nazionale i valori sono stabili e pari al 6% e 7%. 

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Cresce ancora il numero di ricoverati in area medica in Calabria dove il tasso di occupazione dei posti letto, già ieri, secondo Agenas, era del 17%. Nel saldo tra ricoveri e dimissioni, nei reparti calabresi si registrano 9 nuovi ingressi (11 a Reggio Calabria), con il totale che sale a 171. I degenti in rianimazione sono 15 (-1). Da questi dati dipende la permanenza o meno in zona bianca della Calabria che sarà decisa domani. Nelle ultime 24 ore sono state registrate quattro vittime (1.320) e 324 nuovi contagi (ieri 339) con il tasso di positività che scende dal 9,09 all'8,63%. I casi attivi sono 5.023 (+143), gli isolati a domicilio 4.837 (+135) ed i nuovi guariti 177. Ad oggi sono stati eseguiti 1.090.797 tamponi con 78.372 positivi.

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Territorialmente, da inizio pandemia, i casi positivi sono distribuiti a: Catanzaro: casi attivi 260 (21 in reparto, 5 in terapia intensiva, 234 in isolamento domiciliare); casi chiusi 10.740 (10.592 guariti, 148 deceduti). Cosenza: casi attivi 1.276 (42 in reparto, 3 in terapia intensiva, 1.231 in isolamento domiciliare); casi chiusi 24.229 (23.619 guariti, 610 deceduti). Crotone: casi attivi 385 (13 in reparto, 0 in terapia intensiva, 372 in isolamento domiciliare); casi chiusi 70.065 (6.961 guariti, 104 deceduti). reggio calabria: casi attivi 2.413 (86 in reparto, 7 in terapia intensiva, 2.320 in isolamento domiciliare); casi chiusi 24.807 (24.450 guariti, 357 deceduti). vibo valentia: casi attivi 339 (7 in reparto, 0 in terapia intensiva, 332 in isolamento domiciliare); casi chiusi 5.814 (5.719 guariti, 95 deceduti).

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