Variante Delta dilaga in Russia: ora si pensa ai vaccini obbligatori

Covid, Russia in piena terza ondata: ora si pensa ai vaccini obbligatori
Covid, Russia in piena terza ondata: ora si pensa ai vaccini obbligatori
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Giovedì 17 Giugno 2021, 19:16 - Ultimo aggiornamento: 20:37

La Russia sta affrontando una terza ondata di Covid e adesso preoccupa la contagiosa variante Delta ormai prevalente nel paese, stando ai risultati dei primi test. Le autorità sono dovute correre ai ripari ed è stato introdotto un obbligo vaccinale parziale al quale il presidente Vladimir Putin si è opposto. Si è partiti da Mosca e provincia, epicentro russo di qualunque cosa ma già altre regioni si accodano.

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Vaccino verso l'obbligatorietà

Il premier Mikhail Mishustin ha fatto capire che non c'è ormai più tempo e bisogna “cominciare a correre”: «La situazione nel Paese è seria, ed è colpa delle varianti». Il sindaco della capitale russa Serghei Sobyanin, che è anche il coordinatore della task-force nazionale contro il coronavirus ha anche spiegato ai cittadini l'importanza di vaccinarsi in questo periodo: «La vaccinazione è una scelta personale se state in casa o in campagna, altrimenti diventa una questione di salute pubblica, specie nel mezzo di un'epidemia». Le imprese dovranno garantire di raggiungere almeno il 60% del personale impiegato ma i russi, nonostante tutto, continuano a non essere scettici sui vaccini e l'ultimo sondaggio disponibile mostra che ben il 63% degli intervistati è contrario alla vaccinazione obbligatoria. Con oltre 14mila casi e 416 morti nelle 24 ore le autorità hanno rivisto le loro posizioni riguardo le restrizioni.

Variante Delta oggi è «la più pericolosa e trasmissibile, ma i vaccini sono efficaci». Studio dell'Economist

Mosca: la vita procede come se nulla fosse

La capitale perà continua a vivere come se non succedesse nulla, con bar e ristoranti aperti e assenza di mascherine per le strade, sebbene vi sia un coprifuoco dalle 23 fino alle 6. Le proiezioni poi suggeriscono che i posti letto potrebbero addirittura esaurirsi in 2-3 settimane e in quel caso si rivaluterebbe un lockdown a Mosca, sembra che questa minaccia abbia avuto impatto sui ristoranti moscoviti: i ristoratori sono stati persino autorizzati a lasciare a casa, senza stipendio, i dipendenti che rifiutano di vaccinarsi, misura messa in atto anche da altre regioni. Le vaccinazioni comunque procedono a rilento: circa il 12-13% della popolazione ha avuto una o due dosi. Non un gran risultato per la nazione che si fregia di aver registrato per prima al mondo il vaccino anti coronavirus: ora l'ipotesi di un obbligo vaccinale esteso non è più un tabù.

 

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