Pregliasco: «Scuola? Il Covid non è finito, pronti a eventuali restrizioni»

Il virologo: «Dobbiamo immaginarci un rialzo dell'epidemia. Speriamo di no, ma attrezziamoci»

Pregliasco: «Scuola? Il Covid non è finito, pronti a eventuali restrizioni»
Pregliasco: «Scuola? Il Covid non è finito, pronti a eventuali restrizioni»
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Sabato 10 Settembre 2022, 16:33 - Ultimo aggiornamento: 12 Settembre, 10:35

Il Covid non è finito. Quindi sì, giusto far ripartire la scuola con una ventata di ottimismo ma attenzione agli scenari futuri. È il pensiero di Fabrizio Pregliasco, virologo e docente di Igiene all'Università Statale di Milano, alla vigilia della riapertura delle scuole lunedì in molte città italiane. «In questa attuale situazione epidemiologica di calma sul fronte Covid, credo che il messaggio che è stato dato con le indicazioni alle scuole, ossia che si può partire con una certa libertà, sia giusto. Però non dobbiamo pensare che è finita, perché ci sono rischi per il futuro ed è opportuno pianificare l'eventualità di nuove restrizioni, nel caso in cui dovessero servire. Speriamo di no, però attrezziamoci».

Il caso delle mascherine

Se per ora le mascherine non sono raccomandate se non ai fragili, secondo l'esperto potrebbe essere necessario indossarle nuovamente in modo più esteso.

Il medico invita inoltre a lavorare per migliorare la ventilazione e la gestione degli spazi. «Si può sempre far meglio, spiega. Pregliasco invita a monitorare con attenzione il comportamento dei virus. «Ricordiamoci quello che è successo in Australia, dove oltre a Covid con l'inverno agostano si è fatta vedere abbondantemente anche l'influenza. Considerando poi le condizioni ambientali tipiche della scuola come pure delle attività lavorative, i consueti sbalzi termici e le nuove varianti di Sars-CoV-2 che potranno anche emergere, dobbiamo almeno immaginarci un rialzo dell'epidemia».

«Quindi adesso il messaggio deve essere di tranquillità - ribadisce all'Adnkronos Salute - ma sarà poi fondamentale stringere in caso di necessità. Lo stesso Istituto superiore di sanità nelle raccomandazioni ha previsto l'eventualità di uno scenario di maggiori restrizioni», rimarca lo specialista.

Scuola, cosa si poteva fare di più?

Per mettere in sicurezza le scuole si poteva fare di più? «Sicuramente sì - risponde Pregliasco - In termini populistici si può dire che non si è fatto abbastanza, ma si può sempre fare meglio», ripete. «Sulla ventilazione per esempio, sull'utilizzo di sistemi di disinfezione dell'aria: attuarli quanto più possibile aiuta e lo si potrà fare nel tempo. Ben venga tutto quello che si può migliorare anche in termini organizzativi e di spazio. Una continua progressione sarà positiva in generale, negli ambienti scolastici, anche per la qualità della vita e della didattica».

 

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