Pillola anticoncezionale gratis per tutte le donne di tutte le fasce d'età, la decisione dell'Aifa

Il costo stimato per rendere garantire a tutte le donne la pillola gratis è di 140 milioni di euro l'anno,

Pillola anticoncezionale gratis per tutte le donne, la decisione dell'Aifa
​Pillola anticoncezionale gratis per tutte le donne, la decisione dell'Aifa
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Venerdì 21 Aprile 2023, 21:27 - Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 13:07

Pillola anticoncezionale gratis per tutte le donne. Il Comitato prezzi e rimborsi (Cpr) dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha infatti approvato oggi la decisione di rendere gratuita la pillola anticoncezionale per le donne di tutte le fasce d'età, con un costo totale per le casse dello Stato stimato in circa 140 milioni di euro l'anno. Lo anticipa il sito Quotidiano Sanità con un'intervista alla presidente del Cpr dell'Aifa Giovanna Scroccaro.

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Pillola anticoncezionale gratis, il tema

Si tratta di un tema da tempo all'attenzione dell'agenzia.

Sono stati necessari tempi tecnici per «arrivare a una valutazione completa» e all'Ok da parte dell'autorità. Approvata anche la gratuità della profilassi pre-esposizione contro il virus dell'Hiv, la cosiddetta Prep. «Abbiamo voluto portarli a termine prima della scadenza» del mandato e dell'arrivo della riforma dell'Agenzia, attesa per l'estate, ha spiegato Scroccaro. Per rendere la contraccezione gratuita in Italia «sono stati valutati, all'interno di 3 categorie di farmaci contraccettivi, individuate e divise per 'generazionè, i prodotti meno cari, che sono stati resi gratuiti. È stata in particolare la Commissione tecnico-scientifica a suddividere la grande platea di contraccettivi disponibili a oggi per componente progestinica, raccomandando di rendere disponibili gratuitamente un certo numero di prodotti per ogni diversa 'generazionè di medicinali, garantendone una certa sovrapponibilità», afferma l'esperta.

«Noi - prosegue Scroccaro - abbiamo poi analizzato quelli che presentavano i prezzi più bassi. La stima di costo per lo Stato è attorno ai 140 milioni di euro annui, ma si tratta di una decisione importante, che consentirà di ampliare la platea di donne che oggi, magari, consideravano il costo di questi contraccettivi come troppo alto e per questo non ne facevano uso». Da sempre, rileva ancora la presidente del Comitato prezzi e rimborsi dell'Agenzia italiana del farmaco, «in Italia c'è uno scarso ricorso alla contraccezione e questo ora potrà cambiare. È difficile peraltro dire, non essendoci stata alcuna contrattazione di prezzi per questi prodotti, che una pillola da 25 euro sia migliore di quelle che costano 10 euro».

Gratis anche il farmaco che ferma l'Hiv

Via libera sempre oggi anche alla rimborsabilità dei farmaci per la Prep, la cosiddetta profilassi pre-esposizione anti- Hiv. «Si tratta di due temi che sono da tempo all'attenzione dell'agenzia - evidenzia Scroccaro - che hanno richiesto tempi tecnici per arrivare a una valutazione completa» e al 'disco verdè dell'autorità. «Abbiamo voluto portarli a termine prima della scadenza» del mandato e dell'arrivo della riforma dell'Agenzia, attesa per l'estate. In concreto, per rendere la contraccezione gratuita in Italia «sono state valutati, all'interno di 3 categorie di farmaci contraccettivi individuate e divise per 'generazionè, i prodotti meno cari, che sono stati resi gratuiti. È stata in particolare la Commissione tecnico-scientifica a suddividere la grande platea di contraccettivi disponibili a oggi per componente progestinica, raccomandando di rendere disponibili gratuitamente un certo numero di prodotti per ogni diversa 'generazionè di medicinali, garantendone una certa sovrapponibilità».

Il costo sociale

«Noi - prosegue - abbiamo poi analizzato quelli che presentavano i prezzi più bassi. La stima di costo per lo Stato è attorno ai 140 milioni di euro annui, ma si tratta di una decisione importante, che consentirà di ampliare la platea di donne che oggi, magari, consideravano il costo di questi contraccettivi come troppo alto e per questo non ne facevano uso. Da sempre in Italia c'è uno scarso ricorso alla contraccezione e questo ora potrà cambiare. È difficile peraltro dire, non essendoci stata alcuna contrattazione di prezzi per questi prodotti, che una pillola da 25 euro sia migliore di quelle che costano 10 euro».

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