Omicron, il bambino ha avuto il Covid quando devo vaccinarlo? Che succede se ha già fatto una dose?: le risposte dei pediatri

Omicron, il bambino ha avuto il Covid quando devo vaccinarlo? Che succede se ha già fatto una dose?: le risposte dei pediatri
di Veronica Cursi
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Martedì 8 Febbraio 2022, 10:51 - Ultimo aggiornamento: 14:30

«Mio figlio ha avuto il Covid, dopo quanto tempo può vaccinarsi?», «Che succede se un bambino risulta positivo al virus subito dopo aver effettuato la prima dose di vaccino?» «E se invece la positività viene riscontrata 14 giorni dopo l’inoculazione?» «O se, (per ragazzi sopra ai 12 anni) si viene infettati dal virus prima di effettuare la dose di richiamo?»

Continua la corsa al vaccino per i bimbi più piccoli, tra i più colpiti dall'epidemia di Omicron che ha interessato il Paese tra dicembre e gennaio.

Mentre si discute sulla pissibilità di vaccinare anche i bimbi sotto i 5 anni, la fascia 5-11 anni è attualmente quella dove ancora risiede il maggior numero di non vaccinati (anche perché il via libera dall'Agenzia del farmaco soltanto a metà dicembre): sono 1.982.500, pari al 54% della popolazione di questa classe d'età. Mentre hanno ricevuto almeno una dose 1.220.138 bambini, un terzo del totale.

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Il vademecum

Per poter dare più chiarimenti possibili ai genitori sulla vaccinazione dei più piccoli, il sito web della Società Italiana di Pediatria (SIP) ha pubblicato una guida che illustra i diversi scenari a cui le famiglie potrebbero andare incontro: dai tempi standard delle inoculazioni, fino ai cambiamenti che intercorrono se durante il ciclo vaccinale il bambino dovesse contrarre il virus. Il vademecum illustra diversi scenari. Ma va sempre tenuta presente la regola generale che per i bambini sotto i 12 anni al momento non è prevista la dose di richiamo (“booster”).

Scenario 1 La prima situazione è quella classica, relativa allo schema vaccinale completo: tra la prima e la seconda dose devono passare 21 o 28 giorni, a seconda che ci si vaccini con Pfizer o Moderna. La dose di richiamo (booster) può essere fatta dopo 4 mesi (ma solo per gli over 12).

Cosa succede se il bambino ha avuto il Covid? Quando devo vaccinarlo? La prima dose va fatta entro i 6 mesi dall’infezione e comunque non oltre 12 mesi dalla guarigione,  poi dopo 4 mesi (solo per gli over 12) si fa il richiamo. Se, invece, sono trascorsi più di 12 mesi dall’infezione allora si segue lo schema vaccinale classico: prima dose, seconda dopo 21 o 28 giorni e richiamo (solo per over 12) dopo 4 mesi.

Se l’infezione viene contratta dopo aver effettuato la prima dose di vaccino, cosa bisogna fare? Le possibilità sono due: se si risulta positivi entro il tredicesimo giorno dall’inoculazione allora la seconda dose viene fatta entro 6 mesi dall’infezione e la dose di richiamo, per gli over 12, può essere fatta dopo 4 mesi. Il secondo caso è quello in cui si risulti positivi al virus dopo 14 giorni dalla prima dose (e prima della seconda): in tal caso  la dose di richiamo, sempre per gli over 12, viene fatta dopo 4 mesi.

E cosa succede, invece, se il virus viene contratto dopo aver effettuato entrambe le dosi di vaccino ma prima di effettuare il richiamo? In questo caso il booster, sempre per quanto riguarda i soggetti di età superiore ai 12 anni, viene fatto dopo 4 mesi.

Il vaccino sotto i 5 anni

Intanto si apre la possibilità che anche i bambini più piccoli, sotto i 5 anni di età, possano essere vaccinati contro il Covid: uno scenario che potrebbe concretizzarsi già dalla prossima primavera. Ad indicare l'orizzonte temporale di questo ulteriore passo nella campagna vaccinale anti-Covid è il coordinatore del Comitato tecnico scientifico (Cts) Franco Locatelli, mentre sempre sul fronte dei vaccini arriva una frenata da parte dell'Agenzia europea dei medicinali (Ema) rispetto all'opportunità di somministrazione un secondo booster, ovvero una quarta dose vaccinale.
«All'inizio della primavera potrebbe essere a disposizione in Italia il vaccino anti Covid per la fascia di età 0-5 anni», ha spiegato Locatelli sottolineando che anche in questo caso saranno previste due dosi e ci sarà un dosaggio «ulteriormente ridotto» rispetto a quello che viene proposto per i bambini tra 5 e 11 anni. «Direi che potrebbe essere ragionevole - ha detto - ipotizzare l'orizzonte dell'inizio della primavera per avere questi vaccini a disposizione, dopo che le agenzie regolatorie avranno dato il via libera». Tuttavia, per i bambini di poco più grandi della fascia 5-11 anni, le vaccinazioni procedono con ritardo: negli ultimi sette giorni, rileva la Fondazione Gimbe, si è infatti registrato un ulteriore crollo dei nuovi vaccinati con un - 23,4%. E se sono ancora 2,46 milioni i bambini nella fascia 5-11 senza nemmeno una dose di vaccino, un nuovo allarme arriva anche per le donne in gravidanza. 
 

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