Omicron, Ciccozzi: «Variante 5 la più pericolosa. Troppo presto lo stop alle mascherine»

Parla il direttore dell’Unità di Statistica medica ed epidemiologia molecolare del Campus Bio-medico di Roma

Omicron, Ciccozzi: «Variante 5 la più pericolosa. Troppo presto lo stop alle mascherine»
Omicron, Ciccozzi: «Variante 5 la più pericolosa. Troppo presto lo stop alle mascherine»
di Mauro Evangelisti
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Mercoledì 11 Maggio 2022, 15:58 - Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 23:09

«Io continuerò a usare la mascherina in aereo, sui mezzi di trasporto pubblico, ovunque vi siano assembramenti. Eliminando ogni restrizione rischiamo di arrivare a un innalzamento della curva dei contagi troppo presto, prima di avere la possibilità di distribuire, probabilmente in autunno, i vaccini tarati sulla Omicron». Il professor Massimo Ciccozzi, direttore dell’Unità di Statistica medica ed epidemiologia molecolare del Campus Bio-medico di Roma, non è mai stato un "chiusurista" e un pessimista in questa pandemia, soprattutto da quando abbiamo a disposizione i vaccini. Ma nella partita di basket con il Covid, è vero che siamo ormai troppo stanchi per proseguire con un pressing a tutto campo, ma quanto meno una bella difesa a zona va mantenuta. La Omicron 4 e 5 stanno arrivando con una maggiore capacità di eludere la risposta anticorpale.

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Professore, a che punto siamo con le varianti che stanno circolando?
«Partiamo da un dato, comunque la circolazione è ancora alta, attorno ai 50mila casi al giorno.

In Italia, la Omicron 2 è la prevalente, sulla 3 non abbiamo ancora abbastanza informazioni. Arriveranno presto con numeri alti dal Sudafrica la 4 e la 5».

 


Perché la 5 preoccupa più delle altre?
«Ha una mutazione che può eludere gli anticorpi circolanti. Vale anche per la 4. Ti puoi contagiare ed in effetti in Sudafrica le infezioni sono molte. I sintomi della malattia però sono sempre gli stessi, anche se si aggiunge un problema di vomito e di stanchezza più duratura. Comunque, se davvero in autunno avremo vaccini tarati sulla Omicron e se i sintomi si confermeranno questi, la situazione sarà gestibile. In Sudafrica le ospedalizzazioni non sono molte. I vaccini attuali, comunque, mantengono sotto controllo la malattia. Per questo era così importante fare la terza dose, mentre i più fragili devono ricevere anche la quarta. Teniamo anche conto che è aumentato in modo significativo il tasso di reinfezioni».

In autunno avremo i vaccini per la Omicron?
«Mi aspetto che possano essere autorizzati per agosto, a quel punto la distribuzione potrà avvenire in autunno. Non è detto però che debbano vaccinarsi tutti, sulla base dei dati potrebbe essere sufficiente consigliarlo solo agli over 65. Moderna inoltre sta lavorando a un vaccino bivalente, efficace sia sull’influenza sia sul Covid».

Come si riconoscono queste nuove varianti?
«Vale per la varie tipologie di Omicron: mal di gola e fortissimo raffreddore, perché difficilmente attacca le vie respiratorie. Ci può essere un po’ di tosse e una breve perdita di gusto olfatto, per due o tre giorni. Nel caso della 4 e della 5, come detto, c’è il vomito e subentra la stanchezza al termine della malattia».

Siamo stati imprudenti nell'eliminare ogni restrizione?
«Diciamo che così il virus circolerà più rapidamente. Sarebbe invece importante mantenere bassa la curva fino a quando non avremo disponibili i vaccini tarati sulla Omicron».

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