Omicron 4 e 5, vaccinati protetti «al 10% dalla reinfezione». Pregliasco: «In autunno rischio nuova ondata»

Omicron 4 e 5, vaccinati protetti «al 10% dalla reinfezione». Pregliasco: «In autunno rischio nuova ondata»
Omicron 4 e 5, vaccinati protetti «al 10% dalla reinfezione». Pregliasco: «In autunno rischio nuova ondata»
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Domenica 8 Maggio 2022, 11:01 - Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 11:43

Omicron 4 e 5 sfuggono ai vaccini Pfizer e Moderna. I ricercatori sanno da mesi che la sottovariante BA.1 elude gran parte della protezione offerta dai vaccini mRNA contro le malattie da lievi a moderate. Dall'ultimo studio condotto e pubblicato su Nature (ma ancora sottoposto a revisione) per chi ha avuto due dosi la protezione contro la nuove varianti è scesa a circa il 10% dopo soli 4-6 mesi, il che significa che i vaccini hanno prevenuto solo il 10% dei casi che si sarebbero verificati se tutti gli individui non fossero stati vaccinati.

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I dati di sorveglianza raccolti nel Regno Unito rivelano una tendenza simile: l'efficacia del vaccino contro il COVID-19 sintomatico è inferiore al 20% per entrambe le sottovarianti 25 settimane o più dopo una seconda dose, ma sale a circa il 70% 2-4 settimane dopo una terza dose.

I ricercatori hanno anche analizzato il grado di protezione offerto dai vaccini mRNA contro malattie gravi, ma per farlo hanno dovuto mettere in comune i dati sui casi BA.1 e BA.2, una misura necessaria perché la popolazione del Qatar è fortemente sbilanciata verso i giovani, rendendo rari i casi gravi di COVID-19. Questa analisi ha mostrato che la protezione contro le malattie gravi è rimasta al 68% o superiore per almeno 7 mesi, anche nelle persone che avevano ricevuto solo due dosi di vaccino, e aumentava fino a oltre l'80% dopo una dose di richiamo. E questo vuol dire che i vaccini attuali offrono ancora un alto livello di protezione contro malattie gravi di fronte all'aumento dei livelli di BA.2.

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Rischio nuova ondata

La crescita delle reinfezioni «può sembrare marginale in questa fase, ma prova che la pandemia non è finita e che dopo l'estate potrebbe tornare preoccupante». Lo dice, in un'intervista a La Stampa, Fabrizio Pregliasco, ricercatore di Virologia dell'Università Statale e direttore sanitario dell'Ospedale Galeazzi di Milano. «La forza del Sars-Cov-2 è l'instabilità, dovuta a mutazioni anche minime, per cui la vaccinazione e la guarigione non sono garanzie di immunità», spiega. Le 397 mila reinfezioni da fine agosto sono «un campanello d'allarme. Troppe nuove varianti prendono piede e nel medio periodo questo potrebbe avere conseguenze sull'immunità di comunità conquistata grazie a vaccinati e guariti», sottolinea. I vaccinati per ora restano protetti dalla malattia grave «ma la quarta dose in questo quadro diventa fondamentale per gli anziani e in prospettiva per tutti». Con tutte queste mutazioni «in autunno si rischia una nuova ondata» e il Sars-Cov-2 «resta molto contagioso, più di morbillo e varicella, dunque sui grandi numeri assai pericoloso». Le vittime ogni giorno «sono almeno quattro volte quelle provocate dall'influenza. Come se ogni giorno cadesse un aereo». 

 

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