Autocertificazione Covid, Toscana e Campania zone rosse: ecco come scaricare il modulo

Autocertificazione Covid, zona rossa arancione e gialla: ecco quando serve
Autocertificazione Covid, zona rossa arancione e gialla: ecco quando serve
di Valeria Arnaldi
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Sabato 14 Novembre 2020, 12:58 - Ultimo aggiornamento: 16 Novembre, 06:52

Nuove restrizioni agli spostamenti. Entrerà in vigore oggi l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati emersi dai monitoraggi dell’ISS, con le nuove zone rosse e arancioni. Alla luce delle nuove misure, diventeranno “zona rossa” la Campania e la Toscana. Saranno “arancioni”, invece, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche. Queste, ovviamente, si andranno ad aggiungere a quelle già previste.

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Muta la mappa del contagio e, di conseguenza, muta pure quella dei divieti. Le zone rosse saranno, quindi, Campania, Toscana, Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Provincia autonoma di Bolzano.

Le zone arancioni saranno Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia e Umbria.

Rimarranno “gialle” solo Lazio, Molise, Sardegna, Trento e il Veneto.

Torna quindi necessaria, in molte aree, l’autocertificazione.

I moduli sono disponibili sul sito del Ministero dell’Interno. Le indicazioni governative sono chiare.

ZONA GIALLA

Nell’area gialla gli spostamenti sono consentiti dalle 5 alle 22, senza necessità di motivarli.

Dalle 22 alle 5, invece, sono vietati, fatta eccezione per quelli «motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute». In questa fascia oraria, chi si sposta deve essere in grado di dimostrare che lo fa per motivazioni consentite. In tali  casi, quindi, si fa ricorso alla «autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali». La veridicità delle rilasciate  dichiarazioni sarà poi oggetto di successivi controlli.

«La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata». Si deve comunque essere in grado di dimostrare che si sta andando o tornando dal luogo di lavoro.

ZONA ARANCIONE

Gli spostamenti, nella zona arancione, sono consentiti solo all’interno del proprio Comune. Sono vietati tutti quelli verso altri Comuni e verso altre regioni «ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di studio o di salute o per svolgere attività o usufruire di servizi non disponibili nel proprio Comune (per esempio andare all’ufficio postale o a fare la spesa, se non ci sono tali uffici o punti vendita nel proprio Comune)». Tali motivazioni devono essere sempre certificate. Serve dunque l’autodichiarazione. Eventuali controlli potranno essere successivamente effettuati dalle forze dell'ordine.

Limitazioni per gli spostamenti sono previste anche all’interno del proprio Comune. Dalle 5 alle 22, non è necessario motivare gli spostamenti. Dalle 22 alle 5, invece, gli spostamenti sono vietati, ad eccezione di quelli per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di studio o di salute «o per svolgere attività o usufruire di servizi non disponibili nel proprio Comune (per esempio andare all’ufficio postale o a fare la spesa, se non ci sono tali uffici o punti vendita nel proprio Comune)».  Questi devono comunque motivati mediante autodichiarazione o, nei casi di lavoro, esibendo tesserini o comunque documentazione rilasciata dal datore di lavoro.

«Sono comunque consentiti gli spostamenti, verso qualsiasi area, che siano strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, se prevista».

ZONA ROSSA

Nella zona rossa, sono vietati tutti gli spostamenti, sia all’interno del proprio Comune, sia verso comuni limitrofi.  Rimangono esclusi dai divieti gli «spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità (per esempio l’acquisto di beni necessari) o motivi di salute». E sono consentiti anche gli spostamenti per assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, se prevista. Le motivazioni devono essere certificate, attraverso l’autodichiarazione o, nel caso di motivazioni di lavoro, mostrando documenti rilasciati dal datore di lavoro come tesserini o simili.

Sono consentiti gli spostamenti per raggiungere parenti o amici non autosufficienti. E pure quelli per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o l’affidatario, oppure per portarli presso la propria abitazione, «anche tra Comuni di aree differenti». In ogni caso, si deve scegliere il tragitto più breve e sempre nel rispetto di tutte le prescrizioni sanitarie.

È permesso pure accompagnare i figli dai nonni o andarli a riprendere all'inizio o al termine della giornata di lavoro, ma è fortemente sconsigliato in quanto gli anziani sono tra le categorie maggiormente esposte al contagio da coronavirus. «Questo spostamento è ammesso solo in caso di estrema necessità, se entrambi i genitori sono impossibilitati a tenere i figli con sé per ragioni di forza maggiore».

Rimane, per tutte le zone, la possibilibità di controlli da parte delle forze dell'ordine per verificare la veridicità delle autocertificazioni. 

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