Vaccino, ecco (finalmente) Novavax. Lazio, via alle prenotazioni

L’annuncio di Figliuolo: «A fine settimana pronto un milione di dosi, le altre a marzo». A Roma e nelle altre province da giovedì gli appuntamenti. Piemonte, si parte mercoledì

Vaccino, ecco (finalmente) Novavax. Lazio, via alle prenotazioni
Vaccino, ecco (finalmente) Novavax. Lazio, via alle prenotazioni
di Valentina Arcovio
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Lunedì 21 Febbraio 2022, 21:34 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 09:42

Arriva finalmente in Italia Novavax, il vaccino anti-Covid che - almeno sulla carta - potrebbe convincere coloro che ancora continuano a essere scettici nei confronti dei vaccini a mRNA. L’annuncio arriva direttamente dal generale Francesco Paolo Figliuolo, Commissario Straordinario all’emergenza, lo stesso giorno in cui il ministero della Salute dà il via libera per la somministrazione della quarta dose ai soggetti immunocompromessi. «Per la fine di questa settimana arriverà il vaccino Novavax, ne arriveranno poco più di un milione di dosi che saranno subito distribuite a tutte le regioni e province autonome», riferisce Figliuolo. «Poi arriveranno ancora un altro paio di milioni di dosi nel mese di marzo», aggiunge. 

Lazio, prenotazioni al via il 24 febbraio

Pochi giorni prima il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) Nicola Magrini aveva dichiarato che il nuovo vaccino sarebbe arrivato il 24 febbraio, lo stesso giorno in cui la Regione Lazio aprirà le prenotazioni sia per la prima che per la seconda dose, prevista quest’ultima a distanza di tre settimane l’una dall’altra. Novavax è in realtà il nome della società di biotecnologie americana che ha sviluppato il nuovo vaccino che si chiama invece Nuvaxovid. È il vaccino che potrebbe «piacere» - il condizionale è d’obbligo - soprattutto ai 2,8 milioni di over40 italiani che ancora non si sono sottoposti alla profilassi in quanto sfrutta la tecnica delle proteine ricombinanti, in uso da decenni nei vaccini contro malattie come pertosse, epatite, meningite, herpes zoster e altre infezioni di carattere virale. È quindi diverso dai vaccini a mRNA ampiamente criticati dai No vax e prodotti da Pfizer e Moderna, su cui circolano fake news ormai da diverso tempo sulla loro presunta pericolosità. 

Novavax, il via libera

Nuvaxovid è stato approvato nella seduta della Commissione tecnico consultiva dell’Aifa lo scorso 22 dicembre per tutti coloro che hanno dai 18 anni, ma per le somministrazioni delle prime dosi e dunque non per i richiami. 
Nuvaxovid è un vaccino a base di proteine, ingegnerizzato dalla sequenza genetica del ceppo originale di SARS-CoV-2. In pratica, il vaccino contiene frammenti prodotti in laboratorio della proteina Spike, che si trova sulla superficie del virus Sars-CoV-2, e un adiuvante, la saponina. Come qualsiasi altro vaccino ha l’obiettivo di stimolare il sistema immunitario e fargli produrre una risposta contro l’aggressione di un agente esterno. Si tratta inoltre di un vaccino con un ciclo composto da due dosi. Un po’ come per Moderna e Pfizer infatti, il protocollo del nuovo farmaco prevede una doppia somministrazione a distanza di 21 giorni.
I dati disponibili, secondo quanto messo in evidenza dall’Aifa, hanno mostrato un’efficacia di circa il 90% nel prevenire il Covid anche nella popolazione di età superiore ai 64 anni.

Il profilo di sicurezza si è dimostrato positivo, con reazioni avverse prevalentemente di tipo locale. Uno degli indiscussi vantaggi di questo vaccino è il metodo di conservazione delle fiale, che prevede semplicemente l’uso di frigoriferi. 

Le Regioni

Ancora prima del Lazio, che aveva già pronto un piano per la somministrazione del nuovo vaccino, che sarà messo a disposizione in 15 hub in tutta la Regione, sette dei quali solo nella Capitale, il Piemonte aprirà le prenotazioni il giorno prima. Già da mercoledì, infatti, i piemontesi potranno aderire alla vaccinazione con il vaccino di Novavax e da venerdì partiranno le somministrazioni. Nessuna comunicazione ufficiale dalle altre Regioni o Province autonome. Intanto domenica 20 febbraio, una circolare firmata dal Dg Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, ha raccomandato la somministrazione di una quarta dose di vaccino a mRNA (e quindi non Novavax), come richiamo ai soggetti immunodepressi, purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla dose addizionale (la seconda). Nel Lazio le somministrazioni di questo «booster» partiranno il prossimo 1 marzo. 

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