Le prime dosi di vaccino anti-Covid saranno disponibili in Italia già a partire da novembre? «Dobbiamo ancora aspettare i dati che arriveranno dalle prossime analisi dei test effettuati, prima di poterci sbilanciare in questa direzione». Invita alla cautela Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), intervistato a "Buongiorno" su SkyTg24. «Più che fare scommesse sui tempi - ha precisato l'esperto - vorrei sottolineare ancora una volta che certo, la rapidità è un aspetto decisamente importante in una situazione come questa, ma ancora più importanti sono la sicurezza d'uso e l'efficacia. Quindi, più che arrivare velocemente, è importante arrivare molto bene».
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«Italia quarto Paese al mondo per tamponi»
«I tamponi» per la diagnosi di Covid-19 «ci sono, decisamente. Ieri ne sono stati fatti 100mila, un numero molto alto. L'Italia è il quarto Paese al mondo per numero di tamponi realizzati. E tutto questo, evidentemente, documenta un'attenzione che non esiterei a definire suprema per la diagnostica dell'infezione da coronavirus» Sars-CoV-2.«Più che il numero dei tamponi - ha però spiegato Locatelli - vanno definite le strategie rispetto a un'applicazione più larga dei tamponi stessi. Sono aspetti su cui si sta ragionando. Ma i numeri, oggi, parlano a favore del nostro Paese: il tasso d'incidenza dell'Italia è tra i più bassi dell'intera Europa», ha evidenziato. «E non a caso: tutti questi risultati sono stati ottenuti attraverso lo sforzo concertato, in cui la disponibilità di tamponi ha giocato un ruolo importante», ha concluso il direttore di Oncoematologia dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.