Coronavirus, la virologa Capua: «Non si possono blindare le persone per sempre, con il Covid avremo a che fare a lungo»

Coronavirus, la virologa Capua: «In Italia ottenuti risultati importanti, non si possono blindare le persone per sempre»
Coronavirus, la virologa Capua: «In Italia ottenuti risultati importanti, non si possono blindare le persone per sempre»
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Venerdì 21 Agosto 2020, 16:28 - Ultimo aggiornamento: 19:36

«In Italia abbiamo ottenuto dei risultati importanti: i ricoveri sono sotto soglia, il virus circola in alcune popolazioni, ma non si possono blindare le persone all'infinito, i più fragili hanno capito e si proteggono». Lo ha affermato la virologa Ilaria Capua intervenendo a SkyTg24. «Dal punto di vista dell'emergenza epidemica alcuni Paesi hanno capito - ha aggiunto - e stanno facendo del loro meglio per tenere il virus sotto controllo. È chiaro che avremo a che fare con lui per un periodo abbastanza lungo. Sono preoccupata per quello che succede qui negli Usa, dove stanno arrivando anche due uragani. Da noi il numero di contagi è in aumento, dalle immagini che vedo l'estate è sempre l'estate, ma sono contagi e non sono persone malate, vuol dire che se quei contagi fossero avvenuti in fasce diverse, non in ragazzi, ma in persone fragili o anziane, avremmo le terapie intensive piene».

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La parola d'ordine nella risposta al virus, ha affermato Capua, deve essere flessibilità. «La malattia non si manifesta ovunque allo stesso modo, dobbiamo cominciare a guardare con occhi diversi. Non so se le regole possono essere le stesse a Trapani o a Bolzano. Il virus circolerà, bisogna avere dei piani di azione, ma soprattutto bisogna essere flessibili, le città sono diverse, le aggregazioni all'interno sono diverse, non esiste una ricetta che va bene per tutti».

«Dal punto di vista dell'emergenza epidemica, alcuni Paesi hanno capito come va gestito questo virus e stanno facendo del loro meglio per tenerlo sotto controllo. È chiaro che non andrà via e noi avremo a che fare con lui per un periodo lungo».

«Recentemente è uscito un lavoro scientifico che indica che vi è una delezione del genoma del coronavirus» Sars-CoV-2 «e quando c'è questa fase significa qualcosa. Questa delezione sarebbe associata ad una attenuazione del virus. Questo non vuol dire che non combini guai, sappiamo che ci sono giovani in ricoverati».




 

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