Covid, l'Italia rischia 30mila casi a Natale. «Curva contagi adesso più rapida»

Covid, l'Italia rischia 30mila casi a Natale. «Curva contagi adesso più rapida»
Covid, l'Italia rischia 30mila casi a Natale. «Curva contagi adesso più rapida»
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Sabato 13 Novembre 2021, 20:24 - Ultimo aggiornamento: 14 Novembre, 14:41

La curva dell'epidemia di Covid-19 in Italia sta salendo più rapidamente, con un tempo di raddoppio che si è ridotto da 20 a 14 giorni circa e per Natale potrebbe portare ad un numero di casi compreso fra 25.000 e 30.000, secondo le stime del fisico Giorgio Sestili, fondatore della pagina Facebook "Coronavirus-Dati e analisi scientifiche". Per Guido Rasi, consulente del Commissario all'emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, il Natale 2021 potrebbe essere migliore di quello 2020, ma non sarà normale.

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I dati del ministero della Salute fotografano una situazione sostanzialmente stabile rispetto a quella del giorno precedente, con un numero di nuovi casi positivi passato in 24 ore da 8.516 a 8.544.

Sono stati individuati con 540.371 test, fra molecolari e antigenici rapidi, contro i 498.935 del giorno prima. Il tasso di positività è così passato dall'1,7% all'1,6%. Facendo il rapporto fra i casi positivi e i soli tamponi molecolari il tasso di positività è del 5,6%, secondo il sito CovidTrends. I decessi registrati in un giorno sono stati 53, contro i 68 di 24 ore prima. Per quanto riguarda i ricoveri, si continua a osservare una crescita di tipo lineare che, come di consueto, segue a distanza di circa due settimane l'andamento dei casi.

I pazienti ricoverati nelle terapie intensive sono complessivamente 453, ossia 8 in più rispetto in 24 ore nel saldo tra entrate e uscite; gli ingressi giornalieri sono stati 39 contro i 37 del giorno precedente. Nei reparti ordinari i ricoverati sono 3.597, ovvero 72 in più in 24 ore. Per quanto riguarda le regioni, sono tre a superare la quota mille nell'incremento giornaliero dei casi: sono la Lombardia, con 1.237, Veneto (1.125) e Lazio (1.125); seguono Campania (830), Emilia Romagna (682), Friuli Venezia Giulia (524) e Piemonte (483). È stabile anche l'indice di contagio, ma comunque superiore a 1: il Covindex, il parametro sovrapponibile all'indice Rt e aggiornato sulla base del rapporto fra nuovi casi positivi e tamponi, è ancora 1,23.

«A Natale potremmo avere 30mila casi»

Questo significa che l'epidemia continua a crescere e che la situazione va considerata con grande attenzione. «Nell'ultima settimana si è abbassato il tempo di raddoppio dei casi, che adesso è di circa 14 giorni. Questo significa - ha rilevato Sestili - che a fine novembre potemmo avere circa 15.000 casi e per Natale intorno a 30.000 casi». Si tratta di una stima e, ha precisato, «come ogni stima ha dei margini di errore, ma al momento è plausibile». Naturalmente, ha proseguito, «vanno considerate tutte le variabili del caso, in quanto eventuali misure di contenimento potrebbero limitare la crescita dell'epidemia, ma è anche possibile che l'epidemia progredisca più velocemente perché siamo ancora in una fase di espansione e sembra che il tasso di crescita stia aumentando nel tempo». Anche secondo Rasi «siamo molto a rischio» e «in un equilibrio molto precario», ma «se saremo molto disciplinati in questo mese che rimane, potremo avere un Natale migliore di quello dell'anno scorso, ma normale direi di no». 

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