Covid, «epidemia fuori controllo, ora un nuovo giro di vite»: l'allarme di Cts e Cabina di regia

Covid, «epidemia fuori controllo, ora un nuovo giro di vite»: l'allarme di Cts e Cabina di regia
Covid, «epidemia fuori controllo, ora un nuovo giro di vite»: l'allarme di Cts e Cabina di regia
di Rosario Dimito
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Domenica 10 Gennaio 2021, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 16:23

«Quasi tutto il Paese si colloca ad un rischio moderato o alto di una epidemia non controllata e non gestibile». Allarme rosso della Cabina di regia insediata presso la direzione generale della Prevenzione sanitaria. Per il Cts «tali condizioni non consentono allentamenti dei provvedimenti adottati con il decreto legge del 2 dicembre e il Dcpm del 3 dicembre». L’8 gennaio in parallelo si sono riuniti i due organi che affiancano il governo e in entrambi i verbali dei meeting dedicati a classificare tempestivamente la situazione di rischio in modo da valutare la necessità di modulazioni nelle attività di risposta all’epidemia, si coglie il livello di allerta massima. Il Natale sta alimentando la stessa ondata nata dal ferragosto disordinato e stravagante ed inevitabile che sia influenzato in senso restrittivo il nuovo Dpcm che dovrebbe essere varato venerdì 15 ed entrare in vigore il giorno dopo.

Il verbale della Cabina di regia --> clicca qui per scaricare il pdf

Secondo gli osservatori istituzionali, «dopo alcune settimane di diminuzione, si registra nuovamente un aumento dell’incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni (313,28 per 100.000 abitanti (21 dicembre 2020-3 gennaio 2021) rispetto a 305,47 per 100.000 abitanti (14 dicembre 2020 – 27 dicembre 2020), dati flusso ISS)», si legge nel documento firmato da Giovanni Rezza, Silvio Brusaferro e dagli altri 10 membri della Cabina di regia della Protezione civile. «Si evidenzia, in particolare, il persistente valore elevato di questo indicatore nella Regione del Veneto (927,36 per 100.000 abitanti negli ultimi 14 giorni».

Il Cts, si legge nel verbale n. 630-2020/972 di due giorni fa, «rileva un aumento generale del rischio, principalmente dovuto all’incremento dei tassi di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e nelle aree mediche e, alla luce dei dati e delle considerazioni espresse, il Comitato sottolinea che l’incidenza nel Paese rimane molto alta». 

Il verbale del Cts --> clicca qui per scaricare il pdf

GLI INDICATORI IN TILT
L’incidenza su tutto il territorio è ancora lontana «da livelli che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti». Gli ospedali hanno mostrato «i primi segni di criticità quando il valore a livello nazionale ha superato i 50 casi per 100.000 in sette giorni e una criticità di tenuta con incidenze elevate». Il quadro è diventato ancora più preoccupante perché sono i numeri a dirlo.

Nel periodo 15 -28 dicembre 2020, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,03 (range 0,98 - 1,13) in aumento da quattro settimane e per la prima volta, dopo sei settimane, sopra quota 1. Tre regioni hanno un Rt puntuale significativamente maggiore di 1 (Calabria, Emilia Romagna e Lombardia), altre 6 lo superano nel valore medio (Liguria, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta), altre 4 hanno un valore uguale (Puglia) o che lo sfiora (Lazio, Piemonte, Veneto). Si osserva un chiaro aumento complessivo del rischio di una epidemia «non controllata e non gestibile» dovuto ad un aumento diffuso della probabilità di trasmissione di SARS-CoV-2 sul territorio nazionale in un contesto in cui l’impatto sui servizi assistenziali è ancora alto nella maggior parte delle Regioni.

In particolare, 12 Regioni e Province autonome (Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, PA Bolzano, PA Trento, Puglia, Umbria, Veneto) sono classificate a rischio alto questa settimana. Di queste si segnala un Rt puntuale compatibile con uno scenario di tipo due in Emilia-Romagna e in Lombardia. Si conferma nella Regione Veneto la persistenza di una incidenza particolarmente elevata (927,36 per 100.000 abitanti negli ultimi 14 giorni). Otto Regioni si collocano a rischio moderato (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta). In due Regioni (Calabria e Molise) si configura un rischio moderato con alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane. Si segnala, inoltre, un Rt puntuale compatibile con uno scenario tipo due nella Regione Calabria.

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