Covid, Pregliasco: «Estate a rischio, a breve 10 mila casi al giorno»

Covid, Pregliasco: «Estate a rischio, a breve 10 mila casi al giorno»
Covid, Pregliasco: «Estate a rischio, a breve 10 mila casi al giorno»
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Martedì 27 Luglio 2021, 14:30 - Ultimo aggiornamento: 14:48

Sarà un'estate a rischio, con una pssibile crescita esponenziale dei contagi da Covid fino a 10 mila casi al giorno. È questo lo scenario prospettato all'Adnkronos Salute dal virologo Fabrizio Pregliasco, docente dell'Università Statale di Milano, alla luce dei numeri che vedono in deciso aumento i contagi e ora in incremento anche i ricoveri per Covid-19. 

«L'estate? La vedo male.

Il problema è che c'è una crescita esponenziale dei contagi, è una rampa che poi sale. Lo scenario secondo me è che si arrivi almeno a 10mila casi giornalieri nel breve, con una tendenza ulteriore alla crescita in funzione del fatto che c'è un'eclissi ulteriore di coscienza tra le persone, oltre a quella che c'è stata per gli Europei di calcio, e per lo stile di disattenzione continua che si vede tra i no-vax e che preoccupa».

 

Covid in estate, l'allarme di Pregliasco

«Io spero - auspica il medico - che rimanga questa proporzionalità più bassa di casi gravi e venga mantenuta questa efficacia dei vaccini dimostrata sul campo. Certamente - avverte Pregliasco - l'aumento dei contagi porterà certi soggetti anche vaccinati a essere positivi. Qua in Lombardia abbiamo l'85% dei nuovi casi tra i non vaccinati, un 9% tra i vaccinati con una sola dose e il resto con le due dosi. Però è chiaro che - spiega - aumentando il numero di vaccinati, ci potrà essere un 'effetto paradossò quando in termini assoluti saranno più i casi tra i vaccinati, ma» questo «proprio perché la popolazione vaccinata aumenta».

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Come procederà la stagione estiva, secondo il virologo «dipenderà un pò da noi, dalla capacità di gestire il tracciamento, da questa adozione del nuovo galateo un pò più generalizzata». E «secondo me sarebbero necessari anche controlli un pò più stringenti». Quanto a nuove chiusure, «vedrei azioni di intervento 'sartorialì - suggerisce il medico - solo in contesti particolari. Insomma, elementi modulati per una guerra chirurgica al virus».

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