Roberto Burioni, virologo dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano, non nasconde la sua soddisfazione per i risultati ottenuti dagli anticorpi monoclonali umani della Eli-Lilly, e pubblica su Twitter: «Ottime, ottime, ottime notizie. Il cocktail di anticorpi monoclonali umani della Eli-Lilly (prodotti peraltro a Latina!) riduce il rischio di ospedalizzazione e di morte del 70%. Adesso muoviamoci».
Vaccino: Svezia sospende pagamenti a Pfizer per disaccordo su quantità di dosi
Studio fase 3 su 1035 pazienti. Cura usata anche su Trump
Il trattamento a base di anticorpi monoclonali bamlanivimab (LY-CoV555) ed etesevimab (LY-CoV016) di Lilly riduce il rischio di ospedalizzazione e morte per Covid-19 del 70% in pazienti ad alto rischio. A mostrare il risultato clinico positivo è un nuovo studio su oltre mille persone, che replica su un numero più ampio di pazienti i dati positivi emersi dallo studio di Fase 2. Lo annuncia in una nota l'azienda americana, rendendo noti i risultati della sperimentazione di Fase 3 dei suoi anticorpi neutralizzanti, gli stessi usati dall'ex presidente Usa, Donald Trump.
Ottime, ottime, ottime notizie. Il cocktail di anticorpi monoclonali umani della Eli-Lilly (prodotti peraltro a Latina!) riduce il rischio di ospedalizzazione e di morte del 70%. Adesso muoviamoci. https://t.co/KeWJvxqmUK pic.twitter.com/e1Owa4WDoB
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) January 26, 2021
«Test vaccino Pfizer su 12-16enni»
«Concluso l'arruolamento per la sperimentazione di fase 3 del vaccino Pfizer di pazienti tra i 12 e i 16 anni, giustamente esclusi dalla prima fase, più rischiosa. Speriamo in risultati positivi per stringere il cerchio intorno al coronavirus», annuncia su Twitter Roberto Burioni, virologo dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout