Croazia, boom di italiani positivi dopo la vacanza a Pag: altri 10 ragazzi lombardi contagiati

Coronavirus, boom di italiani positivi dopo la vacanza a Pag, in Croazia: altri 10 ragazzi lombardi contagiati
Coronavirus, boom di italiani positivi dopo la vacanza a Pag, in Croazia: altri 10 ragazzi lombardi contagiati
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Mercoledì 12 Agosto 2020, 16:43 - Ultimo aggiornamento: 18:58

Coronavirus, è boom di italiani positivi al Covid19 dopo la vacanza sull'isola di Pag, in Croazia: altri 10 lombardi, infatti, sono risultati contagiati e si tatta di tre ragazzi di Lodi e 7 di Brescia. I bresciani hanno fatto rientro in Italia lunedì, mentre i lodigiani, a oggi asintomatici, erano in una compagnia di 150 giovani, soprattutto studenti, alcuni dei quali sono stati male al rientro in Italia, dopo essere stati in Croazia dal 25 luglio al primo agosto scorso. L'Ats di Milano è attualmente al lavoro per cercare di avere chiara la mappa del contagio. Intanto, a Lodi diverse persone che stavano per partire per Ferragosto proprio per la Croazia stanno cercando di disdire la vacanza.


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Il viaggio


«In riferimento al caso dei ragazzi positivi tornati dall'isola di Pag, ci teniamo a precisare che noi abbiamo operato nel pieno e totale rispetto del protocollo, prima e dopo». Lo ha detto Marco Capacchietti, ad di Sand Viaggievento che ha organizzato i viaggi in Grecia e Croazia per maturandi dai quali diversi giovani sono tornati positivi al covid. Gli ultimi sette, bresciani, hanno fatto rientro in Italia lunedì.

«Per quanto riguarda lo svolgimento dei viaggi sull'isola di Pag, in Croazia, abbiamo utilizzato i servizi di una storica azienda di autotrasporti bresciana che da oltre 30 anni offre i propri servizi a migliaia di viaggiatori in tutto il mondo, non certo una »low cost«. L'azienda in questione ci ha informato che: fin da subito ha aggiornato il proprio DVR con la parte di rischio biologico e mantiene come da normativa un registro con la programmazione delle sanificazioni di mezzi ed uffici» ha spiegato Capacchietti.

«Come da protocollo, è stata nostra premura fornire ogni singolo pullman di un termo scanner per la misurazione della temperatura corporea, obbligando ogni viaggiatore ad indossare la mascherina e consentendogli l'accesso al pullman solo una volta che questa è stata indossata e che il termo scanner non ha rilevato una temperatura più alta del limite di legge. Viceversa tutti gli utenti sono responsabili di loro stessi e di quello che dichiarano sulla propria autocertificazione obbligatoria prima di salire a bordo, oltre all'obbligo di mascherina durante tutto il viaggio». Il responsabile del tour operator bresciano ha poi spiegato: «Nessuno però può controllare il comportamento del cliente una volta che è in vacanza ed è libero di comportarsi come meglio crede nei giorni di permanenza all'estero. In tal senso ci auguriamo che questi casi di positività di viaggiatori rientrati da vacanze all'estero, con il nostro e con altri tour operator, aiutino a sensibilizzare tutti i giovani (e non) italiani in vacanza all'estero affinché non si dimentichino dei protocolli che abbiamo imparato a seguire nei mesi passati».

 

Emilia Romagna, 7 casi di rientro dall'estero


Per quanto riguarda la situazione nelle province, i numeri più elevati si registrano nella provincia di Bologna, con 11 casi, di cui sette sintomatici. Nel dettaglio si tratta di 4 rientri dall'estero (uno dagli Usa, due giovani che avevano trascorso le vacanze a Pag in Croazia, una persona di ritorno dall'Albania), 4 casi riconducibili a focolai familiari (di cui tre asintomatici), un positivo attributo a focolaio in un centro semi-residenziale per minori, un lavoratore nel settore della logistica intercettato dall'attività di screeningregionale e infine un contagio classificato come sporadico. I tamponi effettuati ieri sono 5.900, per un totale di 737.749 A questi si aggiungono anche 1.431 test sierologici. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 1.790 (uno in meno di ieri). Purtroppo si registrano due nuovi decessi, entrambi in Romagna: uno a Ravenna e uno a Rimini. Il numero totale sale dunque a 4.298.

 

Veneto, focolai dopo le vacanze all'estero



«Siamo alle prese con dei focolai generati da nostri concittadini di rientro da Paesi esteri: si tratta di giovani, l'età media si è molto abbassata. Stiamo trattando giovani di rientro dall'isola di Corfù»: lo afferma nel corso di una conferenza stampa online il dg dell' Ulss 6 Euganea Domenico Scibetta. Si tratta, spiega, «di due focolai diversi per complessivi 8 casi positivi, ma ci segnalano un altro caso positivo di un cittadino rientrato da Corfù». Quanto ai padovani contagiati e rientrati dal viaggio di maturità organizzato nell'isola di Pag in Croazia, il loro numero «è salito a 9 su 13 partecipanti totali, più 1 caso secondario». Si segnalano, poi, 3 positivi tornati da due diversi viaggi a Malta. «Si tratta di giovani con sintomatologia lieve - rileva Scibetta -e nessuno di loro è ricoverato».

 
 
 


 

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