Aviaria, strage di gabbiani sul Lago di Garda: cosa sta succedendo e rischi per l'uomo. «Mortalità senza precedenti»

Il monito di Bassetti: «Come il Covid, questo virus in futuro potrebbe passare all'uomo, è una potenziale zoonosi»

Aviaria, strage di gabbiani sul Lago di Garda: cosa sta succedendo e rischi per l'uomo. «Mortalità senza precedenti»
Aviaria, strage di gabbiani sul Lago di Garda: cosa sta succedendo e rischi per l'uomo. «Mortalità senza precedenti»
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Giovedì 2 Marzo 2023, 09:35 - Ultimo aggiornamento: 10:42

Da diverse settimane carcasse di gabbiani morti vengono rinvenute sulla riva del Lago di Garda. Le analisi hanno confermato che si tratta di casi di influenza aviaria. A preoccupare è il numero di esemplari ritrovati senza vita: centinaia concentrati per lo più sulle sponde bresciane del Lago di Garda. «Nelle ultime settimane stiamo assistendo ad un fenomeno di mortalità di massa senza precedenti in Italia - spiega il professor Calogero Terregino dell'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie a Fanpage.it - è la prima volta che accade per una sola specie in un determinato e breve lasso di tempo».

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Gabbiani morti per aviaria sul Lago di Garda: cosa sta succedendo

«Il fenomeno dovrebbe finire presto - aggiunge l'esperto - stiamo monitorando che il virus non sia passato ad altre specie di volatili o a carnivori selvatici».

Quello della moria dei gabbiani per aviaria è un fenomeno già osservato in altri Paesi del nord Europa, ma è la prima volta che si verifica in maniera così massiccia in Italia.  «Nell'area del Garda, soprattutto, stiamo rinvenendo gabbiani comuni morti, moribondi e sintomatici di aviaria, che il fiume ed il lago restituisce», continua a spiegare Caologero Terregino. Il fenomeno dovrebbe però terminare  «con la migrazione degli uccelli».

Gli scienziati ora si stanno assicurando che il virus non sia stato trasmesso ad altre specie: «Stiamo controllando anche che i carnivori selvatici non siano andati a contrarre il virus divorando le carcasse dei gabbiani - dice l'esperto - In Italia non è ancora mai successo, ma il nostro controllo si estendi a volpi, faine, gatti selvatici, per approntare un modello di sorveglianza totale, come suggeritoci da alcune ultime note ministeriali proprio sul tema in oggetto». 

 

L'aviaria può contagiare l'uomo?

Rarissimi casi a parte, di cui uno individuato di recente in Cambogia, l'aviaria non rappresenta una minaccia diretta per l'uomo. Eppure, secondo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, il virus in un futuro non troppo lontano potrebbe esserlo: «Penso che il Sars-CoV-2 (e il Covid in generale) sia una zoonosi, e se non sappiamo dirlo oggi faremmo un errore clamoroso nel futuro. Le zoonosi sono le malattie che arrivano dagli animali agli uomini e abbiamo già a che fare con un'altra: guardiamo cosa sta accadendo sul Lago di Garda, con migliaia di gabbiani che muoiono per l'aviaria, che è un'altra potenziale zoonosi futura».

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