AstraZeneca, vaccino rischioso per le donne che usano la pillola? Tachipirina solo se prescritta: tutte le risposte

AstraZeneca, dalla seconda dose «indispensabile» ai tempi per eventuali reazioni: tutte le risposte
AstraZeneca, dalla seconda dose «indispensabile» ai tempi per eventuali reazioni: tutte le risposte
di Francesco Malfetano e Camilla Mozzetti
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Martedì 16 Marzo 2021, 22:06 - Ultimo aggiornamento: 18 Marzo, 00:05

PUÒ ESSERE RISCHIOSO UTILIZZARE IL VACCINO ASTRAZENECA PER LE DONNE CHE FANNO USO DI ANTICONCEZIONALI?

Secondo Giorgio Palù, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), «il vaccino ha provocato su alcune donne delle trombosi, magari donne che hanno già difetti di coagulazione o donne che prendono la pillola.Meglio che non lo facciano queste persone? Potrebbe essere così ma aspettiamo»

ORA CHE L’AIFA HA SOSPESO IL FARMACO, COSA DEVONO FARE I PAZIENTI CHE HANNO RICEVUTO DA POCO IL VACCINO ASTRAZENECA?
Per Carlo Palermo, direttore del Dipartimento di Medicina Interna della USL Toscana Sud-Est e segretario nazionale del sindacato medico Anaao-Assomed, «bisogna solo aspettare, in tranquillità.

Non c’è nulla che il paziente debba fare in attesa delle valutazioni su un eventuale nesso di casualità tra l’inoculazione del vaccino e le morti considerate sospette».


CI SONO PERSONE CHE HANNO SPORTO DENUNCIA PER IL DECESSO DI FAMILIARI VACCINATI AVVENUTO A UN MESE DALL’INOCULAZIONE. C’È UN TEMPO MASSIMO ENTRO CUI POSSONO SVILUPPARSI REAZIONI AVVERSE?
A rispondere è Massimo Andreoni, direttore del dipartimento di Malattie infettive di Tor Vergata, bisogna solo aspettare: «Il processo infiammatorio anche nello scatenamento del quadro legato alla reazione dell’organismo nei confronti dell’antigene vaccinale è ipotizzabile nell’ambito di poco tempo dalla vaccinazione, nel giro di 3-4 giorni al massimo si può aspettare l’evento post-vaccinale. Nel caso specifico un evento trombotico ha una genesi abbastanza rapida, è difficile pensare che uno possa avere un infarto un mese dopo la vaccinazione e collegare i due episodi». 


LE PERSONE CHE HANNO RICEVUTO UN’INOCULAZIONE DAI DUE LOTTI SEQUESTRATI PRIMA DEL BLOCCO DELL’AIFA ANDREBBERO MESSE SOTTO OSSERVAZIONE?
Andreoni: «Sinceramente no, che gli si fa? Non possono essere pre-trattati, si fanno esami per capire se sono in condizione pre-trombotica? Si ricoverano in attesa che forse sviluppino delle reazioni? No».

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COSA CAMBIA PER CHI DEVE RICEVERE LA SECONDA DOSE ASTRAZENECA?
Palermo: «La seconda dose di AstraZeneca può essere effettuata a 12 settimane dalla prima. Per cui la stragrande maggioranza dei soggetti ha un lasso di tempo davanti che permette di risolvere il problema, di sapere se il nesso di causalità esiste oppure no. Non credo accada, ma nel caso in cui verrà stabilito un nesso per la seconda dose suppongo verrà effettuata un’integrazione con una altro vaccino simile che utilizza Adenovirus attenuato come vettore (J&J ad esempio, o anche Sputnik qualora venisse approvato)».


MEGLIO FARE LA SECONDA DOSE IN RITARDO MA COMUNQUE FARLA PIUTTOSTO CHE FERMARSI ALLA PRIMA?
Andreoni: «Assolutamente sì, la seconda dose si è rilevata indispensabile per una buona risposta immunologica nei confronti del virus. Non credo che l’Ema dovrà aspettare molto, in questa fase deve capire se l’evento occorso si è verificato in una percentuale superiore rispetto a quella attesa. In un Paese civile c’è un buon sistema che raccoglie i dati della mortalità delle persone: basta andare a vedere se c’è stata una mortalità in eccesso per quella patologia nei soggetti vaccinati rispetto alla popolazione». 


C’È CHI HA AZZARDATO IL FAI-DA-TE E HA ASSUNTO EPARINA O TACHIPIRINA DOPO LA SOMMINISTRAZIONE DEL VACCINO. È PERICOLOSO?
Palermo: «Sono farmaci che un medico prescrive quando si fa una profilassi anti-trombotica ma è impensabile che le persone si curino da sole. La soluzione rischia di essere più pericolosa del rischio che si vuole combattere perché parliamo di farmaci che hanno effetti collaterali e che possono essere somministrati solo con motivazioni cliniche ben precise dettate da un medico».


C’È PURE CHI SOSTIENE DI FARE LE ANALISI PER CAPIRE LA COAGULAZIONE DEL SANGUE. È UTILE PER CHI HA FATTO DA POCO LA VACCINAZIONE O SI APPRESTA A FARLA?
Andreoni: «Alcuni studenti nel corso di un’ultima lezione all’università mi hanno chiesto: “Professore lei consiglia di fare i test per la coagulazione del sangue tra i vaccinati e vaccinandi?” Io rispondo che non è utile fare questo esame perché è inutile fare tutto ciò che non è provato. In questo momento mettersi a fare degli esami per vedere i livelli di coagulazione in persone che non hanno sintomi e stanno bene è insensato. È come pensare di colpire una zanzara con un cannone».


POSSO RIFIUTARE DI FARE IL VACCINO ASTRAZENECA O SCEGLIERNE UN ALTRO?
Palermo: «Certo, non c’è un obbligo. Ma credo e spero si venga esclusi dalle liste di vaccinazione. È inoltre impossibile immaginare che si scelga il vaccino, sarebbe meglio rinunciare alla vaccinazione AstraZeneca». 

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