L'autorità di regolamentazione sanitaria britannica sta valutando una proposta per limitare l'uso del vaccino Oxford-AstraZeneca nei giovani a causa delle preoccupazioni per i coaguli di sangue molto rari: lo ha riportato lunedì sera “Channel 4 News”. La notizia è poi stata rilanciata e confermata dall'agenzia Reuters.
UK health regulator may restrict AstraZeneca shot for younger people, Channel 4 says https://t.co/YsyoWOGTHz pic.twitter.com/dUDjIptn9s
— Reuters (@Reuters) April 5, 2021
«Due fonti senior hanno detto a questo programma che, sebbene i dati non siano ancora chiari, ci sono crescenti argomenti per giustificare l'offerta ai giovani - di età inferiore ai 30 anni almeno - un vaccino diverso», ha riferito l'emittente. Il regolatore del Regno Unito, l'MHRA, ha precedentemente affermato che i benefici del vaccino nella prevenzione del Covid-19 superano di gran lunga qualsiasi possibile rischio di coaguli di sangue. La Gran Bretagna è uno dei Paesi che sta più correndo sulle vaccinazioni, usando tra l'altro moltissimo AstraZeneca.
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Intanto, l'Australia ha dichiarato di non aver ancora ricevuto più di 3 milioni di dosi di AstraZeneca, promesse dall'Unione europea, lasciando un grave buco nella sua campagna di vaccinazione nazionale. Le autorità si erano impegnate a somministrare almeno 4 milioni di prime dosi del vaccino entro la fine di marzo, ma sono ferme a 670.000 dopo che l'Unione Europea ha bloccato le esportazioni di AstraZeneca in Australia sulla scia del mancato rispetto da parte della casa farmaceutica del suo impegno. «Avevamo programmato di aver ricevuto oltre 3 milioni di dosi AstraZeneca dall'estero invece siamo ancora in attesa», ha spiegato l'ufficiale medico Michael Kidd a Sky News.
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