Surgelati "pratici e antispreco": una mamma su due li porta in tavola abitualmente

Surgelati "pratici e antispreco": una mamma su due li porta in tavola abitualmente
Surgelati "pratici e antispreco": una mamma su due li porta in tavola abitualmente
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Martedì 24 Maggio 2022, 17:05 - Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 17:25

La praticità dei prodotti surgelati è fuori discussione, soprattutto per i genitori super impegnati di oggi, che negli alimenti sottozero trovano un alleato formidabile per portare in tavola, in tempi rapidi, un pasto sano, vario e gustoso per tutta la famiglia. 1 mamma su 2, infatti, dichiara di utilizzare abitualmente (2-3 volte a settimana) prodotti surgelati, molto apprezzati perché sicuri, porzionati e anti-spreco, nonché sempre a disposizione in freezer.

Tuttavia, ancora oggi alcuni genitori hanno dubbi, frutto di convinzioni errate e fake news. Infatti, è proprio grazie al processo di surgelazione che gli alimenti riescono a mantenere pressocché inalterate tutte le loro proprietà organolettiche e nutrizionali, rimanendo buoni come i freschi, senza l’aggiunta di conservanti.  La conferma arriva dall’ IIAS -Istituto Italiano Alimenti Surgelati (che fa capo a UIF – Unione Italiana Food), che in collaborazione con il Dott.

Giuseppe Morino, Pediatra Dietologo dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e con la piattaforma multimediale “A scuola di salute”, ha fatto chiarezza sull’argomento per fugare dubbi e falsi miti che ancora aleggiano intorno a questa categoria di prodotti, soprattutto quando si parla dell’alimentazione dei più piccoli.

Perchè i surgelati sono sicuri e sani

“La surgelazione industriale - ricorda il Prof. Morino - è un processo attraverso cui gli alimenti raggiungono temperature molto basse (inferiori a -18°) in un arco temporale molto breve. Ciò comporta la formazione di micro-cristalli di ghiaccio, che non alterano la struttura intima degli alimenti, ma ne facilitano semplicemente la conservazione, attraverso due fattori fondamentali: in primo luogo, riducendo l’attività degli enzimi, che altrimenti continuerebbero ad operare, ‘rovinando’ gli alimenti stessi; in secondo luogo, abbattendo la crescita dei batteri, che attraverso la proliferazione, potrebbero rendere i cibi pericolosi. Grazie alla surgelazione, invece, i cibi conservano nel tempo pressoché intatte le caratteristiche nutritive e organolettiche degli analoghi prodotti freschi. Pertanto, possono essere consumati dagli adulti così come dai bambini, senza alcuna limitazione”.

Verdure surgelate o fresche? 

Un recente studio americano ha dimostrato che frutta e ortaggi surgelati sono, in molti casi, più nutrienti dei freschi. Nessuna controindicazione, quindi, ad inserirli quotidianamente nella dieta dei più piccoli.

Gli autori della ricerca hanno misurato, per oltre due anni, il contenuto nutrizionale di tre tipi di prodotti: ‘freschi’, ‘surgelati’ e ‘freschi ma a cinque giorni dalla raccolta’. Broccoli, cavolfiori, fagiolini, piselli, spinaci, mirtilli e fragole surgelate avevano un contenuto di vitamina C, beta carotene e folati maggiore rispetto ai freschi conservati per qualche giorno. Pertanto, mentre i prodotti freschi “appena colti” contengono sicuramente le più alte quantità di sostanze nutritive in assoluto, una volta a casa vincono invece i surgelati, perché questi ultimi vengono lavorati a poche ora dalla raccolta, quando necessario.

Pesce surgelato è nutriente quanto il pesce fresco 

I prodotti ittici surgelati contengono micro-nutrienti (come le vitamine A e D e i sali minerali, come lo iodio e il selenio) e macro-nutrienti (tra cui le proteine nobili e gli acidi grassi Omega 3) del tutto analoghi rispetto ai prodotti freschi. Ecco perché il pesce surgelato può essere proposto ai bambini, senza alcun problema o limitazione, anzi può diventare un alleato indispensabile nella preparazione dei loro pasti settimanali, dal momento che il consumo di pesce da parte dei più piccoli è molto importante e portarlo in tavola “fresco” 2 o 3 volte a settimana non è sempre così facile e sicuro.

Il pesce, infatti, viene pulito e surgelato, da alcuni produttori, non appena pescato, quando è ancora sui pescherecci. Tutti i prodotti ittici surgelati (e non solo quelli ittici) per legge devono poi essere venduti all’interno di una confezione che riporti tutte le informazioni necessarie al consumatore: è questo che li rende maggiormente sicuri e controllati, talvolta anche di più rispetto al prodotto fresco.

I prodotti surgelati alleati delle mamme 

Secondo i dati di una ricerca BVA-Doxa/IIAS3 realizzata pre-pandemia, i prodotti sottozero sono grandi alleati in cucina: la totalità delle mamme li utilizza per i propri figli e addirittura la metà del campione intervistato li sceglie 2-3 volte a settimana. Solo nell’1% delle famiglie italiane non si portano a tavola questi prodotti per i bambini, mentre ben 1 mamma su 2 (51%) lo fa abitualmente, dato che arriva al 70% nel caso delle famiglie con 5 componenti.

Un trend di crescita ed apprezzamento per il comparto frozen, che ha trovato conferma anche nell’ultimo biennio. In base a quanto emerso dalla più recente survey BVA-Doxa/IIAS4, che ha indagato le tendenze del comparto dal 2020 ad oggi, la quasi totalità dei nostri connazionali porta in tavola i surgelati: i consumatori più frequenti risultano proprio gli under 35 e le famiglie con figli piccoli che, nel 70% dei casi, scelgono i frozen food oltre 2 volte a settimana. In generale, vegetali, ittici, patate e pizze surgelate si confermano i prodotti “must have” anche post Covid. Ma con alcune differenze: le verdure risultano più amate dai single senza figli (44%), mentre il pesce ha conquistato sempre più spazio sulle tavole delle famiglie con bambini piccoli (40%).

Praticità (70%), ma anche possibilità di variare spesso il menù (37%) e di ridurre gli sprechi (25%) sono i principali driver, che hanno spinto i consumatori ad incrementare l’acquisto di surgelati negli ultimi 2 anni.

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