C’è chi la butta sul melodrammatico: «La mia fidanzata mi ha cacciato di casa stavo tornando da mia madre». Chi punta tutto sulla necessità impellente con tanto di bustina finta tenuta in macchina per l’occorrenza: «Ho comprato un medicinale in farmacia, vede?». C’è il ritardatario cronico che alle 21.55 ha ancora 20 minuti di auto per tornare a casa e chi si rifugia nell’imprevisto: «Sono rimasto senza benzina e ho dovuto aspettare un amico con una tanica». Assurde, incredibili, sconclusionate, fantasiose. Per i furbetti del coprifuoco ogni scusa è buona per girare in strada dopo le 22: drammi familiari, cani da portare fuori, malori improvvisi.
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Avventure (e disavventure) che in queste settimane di semi-lockdown sono state postate sui profili social sotto l’hastag #coprifuoco, in barba alle multe salatissime (che vanno dai 400 ai mille euro) e ai controlli delle forze dell’ordine. Da Instagram a Tiktok sono molti i video di auto “fuorilegge” che sfrecciano in strada con la videocamera puntata sull’orologio a testimoniare la trasgressione: «Quando manca un minuto alle 22 e ti trasformi in un pilota di Formula Uno», scrive Francy postando una storia sui social.