Elezioni a Roma. Raggi, idea Ferrero assessore. Michetti: mi tengo il Bilancio

Elezioni a Roma. Raggi, idea Ferrero. Assessore di Michetti: mi tengo il Bilancio
Elezioni a Roma. Raggi, idea Ferrero. Assessore di Michetti: mi tengo il Bilancio
di Lorenzo De Cicco
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Domenica 29 Agosto 2021, 01:10 - Ultimo aggiornamento: 30 Agosto, 10:59

Un “Viperetta” in Campidoglio? Galeotta è stata la cena dell’altro ieri tra Virginia Raggi e il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, in un ristorante di Testaccio. Nel comitato della grillina assicurano che il feeling è scattato, eccome. Tanto che da ieri mattina circola un’idea: al patron blucerchiato va affidato un incarico. Non c’è più tempo per inserirlo nelle 6 liste che appoggeranno la sindaca uscente alle comunali di ottobre (questione burocratiche, firme da raccogliere e caselle da cambiare all’ultimo minuto sui moduli), ma potrebbe accomodarsi nella prossima giunta comunale, sempre che la grillina riesca ad acciuffare il bis. La delega? Naturalmente lo Sport. Lui, il Viperetta, a fine cena se l’è cavata con una battuta: «Se entrerò in politica? Come dice la canzone, lo scopriremo solo vivendo». Si vedrà.

Prima di attovagliarsi col presidente della Samp, Raggi ha chiamato Giuseppe Conte.

All’ex premier ha raccontato dello schema largo che intende mettere in campo stavolta, col M5S che non gareggerà più in solitaria, ma apparirà sulla scheda accanto ad altri 5 simboli, uno “verde”, uno “moderato”, altri 3 civici. Col neo-presidente M5S, Raggi sta preparando un evento in piazza. Manca solo la data, ma si sa il periodo, i primi di settembre.

IL COMIZIO PD

Lo sfidante del centrosinistra, Roberto Gualtieri, si lancerà nel rush finale della campagna elettorale il 2, con un comizio alla Bocca della Verità (dove il 19 giugno aveva montato il palco Salvini, con Michetti). Col candidato dem ci sarà Nicola Zingaretti. Gualtieri ha ormai chiuso le liste. Avrebbe voluto schierare una Sardina, ma al Nazareno non sono riusciti a trovare su Roma un nome conosciuto come quello di Mattia Santori, in pista a Bologna.

Enrico Michetti sta limando la squadra. L’ultima trattativa è sulle presidenze dei 15 municipi, poltrone di sotto-governo cittadino molto ambite dai partiti. Un accordo ancora non c’è, molto dipende da un’altra corsa elettorale, quella per le suppletive della Camera. Il nome per il seggio lasciato da M5S a Primavalle dovrebbe essere scelto da Forza Italia (sarebbe Pasquale Calzetta), altrimenti gli azzurri chiedono 4 candidati a mini-sindaco anziché 3.

Un’intesa va trovata entro domani sera, quando vanno consegnate le firme per Montecitorio. L’avvocato schierato dal centrodestra lavora in sordina anche alla giunta: in caso di vittoria, terrà per sé il Bilancio, almeno nei primi mesi di mandato. La delega del Sociale invece, sembra destinata alla vice Simonetta Matone. Non sarà Pippo Franco l’assessore alla Cultura, in pole resta Vittorio Sgarbi. Dopo gli attacchi (e le ironie) social contro l’ex cabarettista, che correrà nella civica di Michetti e che al Messaggero ieri non ha escluso di poter entrare in giunta, arriva la difesa di Maurizio Gasparri: «Non siamo ai nani e ballerine. Conosco Pippo da anni, da quando si impegnava contro la droga nella comunità di Don Gelmini».

Carlo Calenda, ieri in trasferta a Santa Marinella, ha attaccato Michetti per l’ingaggio dell’ex comico del Bagaglino: «Noi possiamo anche riderci - ha detto il candidato di Azione e renziani - ma quello che emerge è che i partiti scelgono indipendentemente dalla qualità dei candidati, trattando gli elettori come chi supinamente segue le indicazioni arrivate dall’alto». In attesa che la campagna elettorale si accenda, si litiga sui fuochi d’artificio: quelli di Ostia. Per la Lega la Raggi li avrebbe spostati, dal 15 al 31 agosto, per farli esplodere davanti al ristorante dove terrà una cena elettorale. Replica il M5S: il ristorante non è vicino, si inaugura una piazza.
 

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