Variante Delta nel Lazio, D'Amato: «Maggior parte dei casi è a Roma. Serve Green Pass per evitare le chiusure»

Variante Delta, D'Amato: «Nel Lazio il 66% dei casi ha meno di 30 anni e non è vaccinato. Serve Green Pass»
Variante Delta, D'Amato: «Nel Lazio il 66% dei casi ha meno di 30 anni e non è vaccinato. Serve Green Pass»
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Giovedì 15 Luglio 2021, 14:16 - Ultimo aggiornamento: 16 Luglio, 11:14

La maggior parte dei casi di variante Delta è a Roma. In particolare «i due terzi» in tutto il Lazio sono concentrati nel territorio della Capitale, come indicato dall'assessore alla sanità regionale Alessio D'Amato. Dunque la nuova mutazione del Covid, più contagiosa, è ormai prevalente. E «i casi positivi sono destinati ad aumentare», prosegue l'assessore. Ma «grazie alle vaccinazioni» non ci sono «particolari aggravi sulla rete ospedaliera».

Variante Delta, chi si contagia

Il 66% dei casi con variante Delta ha un’età inferiore ai 30 anni e l’età mediana dei casi è di 29 anni. Inoltre, il 76,5% dei casi con variante Delta risulta non vaccinato. Se poi si considerano anche i vaccinati con una sola dose, la percentuale supera il 90%. «Risulta evidente come questa pandemia, nelle prossime settimane, porterà a colpire soprattutto coloro che non si saranno vaccinati», specifica D'Amato.

 

Green pass per evitare chiusure

Si sta discutendo in questi giorni se rendere obbligatorio il Green pass anche per ristoranti e locali, come accaduto in Francia.

E visto che i casi di variante Delta sono destinati ad aumentare, D'Amato sottolinea che «lo strumento del green pass serve per far mantenere aperte le attività, anziché andare verso interventi di chiusure generalizzate, che rischiano di penalizzare coloro che, invece, con grande senso civico, hanno effettuato il percorso vaccinale». D'Amato poi lancia l'appello all'esecutivo: «Sia il governo a disciplinare le migliori modalità possibili, che possono anche essere graduali in relazione all’andamento epidemiologico».

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