Roma, la variante Delta si allarga: rischio focolaio ai Castelli (Albano e Marino)

La variante Delta si allarga: rischio focolaio ai Castelli
La variante Delta si allarga: rischio focolaio ai Castelli
di Flaminia Savelli
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Mercoledì 30 Giugno 2021, 22:56 - Ultimo aggiornamento: 1 Luglio, 20:22

I medici del contact tracing sono stati subito attivati. Non appena dalla Asl Roma 6 i numeri sui positivi alla nuova variazione del Covid sono saliti. Sette tra Albano e Marino, i comuni dei Castelli romani alle porte della Capitale. Così da ieri sono in corso ulteriori indagini epidemiologiche. I dottori dovranno accertare come è partito il contagio e risalire al “paziente 0”. Non solo: dovranno accertare se e quando, si sono contagiati tra loro. Secondo quanto accertato dall’unità sanitaria, ad Albano il cluster è di 4 persone mentre a Marino di tre. I focolai inoltre non sarebbero familiari: «Si tratta di casi isolati ma ancora non sappiamo in che modo si sono contagiate tra di loro e in quale occasione. Un elemento determinante per procedere con il tracciamento che si sta allargando ad amici e familiari. Sono circa 40 le persone su cui stiamo eseguendo tamponi» spiega Antonio Magi, presidente dell’ordine dei Medici di Roma allertato ieri mattina, all’avvio dell’indagine epidemiologica tutt’ora in corso. L’attenzione è altissima perché la Delta, la variazione della indiana, è molto più contagiosa delle altre mutazioni.

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L’obiettivo inoltre è eseguire i tamponi tra le persone venute a contatto con i nuovi positivi della Delta ora tutti in isolamento. «È fondamentale in questo momento isolare tutti i casi, fermare quanto prima la catena di trasmissione per evitare il peggio.

Ecco perché siamo molto preoccupati anche per i prossimi appuntamenti sportivi- sottolinea Magi - il rischio di contagio in questo momento è troppo alto. Temiamo una nuova impennata di positivi con l’aggravante che di questa mutazione sappiamo ancora pochissimo. Allo stadio sabato per la partita dell’Europeo, il pubblico dovrebbe essere vietato. I focolai registrati - conclude il presidente - per il momento si sono registrati nei comuni vicini alla Capitale. Ma se dovessero iniziare anche a Roma, la situazione potrebbe precipitare in pochissimo tempo».

Il precedente

Altri casi sospetti erano stati registrati - sempre ieri - alle Asl Roma 1 e 2. In serata è poi arrivata la conferma che si trattata di persone positive al Covid ma non alla variazione Delta. 
L’accelerata nel sequenziamento dei tamponi è arrivata dopo l’annuncio dello scorso lunedì dell’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato: «Tracceremo il 100% dei tamponi». I primi due casi sono stati registrati martedì: due persone, un uomo di 60 anni senza fissa dimora e una signora di novant’anni. I due non verserebbero in condizioni gravi. Entrambi si trovano ricoverati al policlinico di Tor Vergata, non in gravi condizioni. 

Mentre il primo focolaio era stato registrato a Latina la scorsa settimana: nel comune di Aprilia. In quel caso sono stati 17 i casi. Con il contagio che sarebbe partito da una donna residente ad Aprilia e che lavora a Roma. Da lei, che potrebbe essersi infettata in treno, il contagio si sarebbe quindi esteso a famigliari e amici. Il focolaio è stato poi circoscritto e la situazione - da lunedì- è sotto controllo.
 

 

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