Adulti consapevoli eppure refrattari alla vaccinazione, persone fragili - proprio in virtù dell’età - che rischiano di contrarre il Covid (variante Delta compresa) incappando poi in probabili e gravi evoluzioni della malattia. Persone che hanno semplicemente paura e tendono per questo a rimandare. O persone che, pur decise a vaccinarsi, dovranno fare i conti con le dosi Pfizer a singhiozzo. Nonostante il Lazio sia la Regione che ha vaccinato il maggior numero di cittadini residenti «oltre il 71% in prima dose e il 58% in seconda», come puntualizza l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, c’è ancora uno zoccolo duro di persone che non hanno intrapreso il percorso vaccinale.
Che vanno convinte o che, pur decise a vaccinarsi devono ancora prendere un appuntamento.
Vaccini nel Lazio, le categorie
Alla data del 16 luglio (il dossier viene aggiornato ogni sette giorni) risultavano nel Lazio 337.382 persone adulte e anziane in attesa della prima dose o della dose unica. La quota più numerosa riguarda la classe di età 50-59 anni: 199.083 cittadini (il 21% del totale) che non hanno intrapreso ancora il percorso vaccinale, seguono coloro con un’età compresa tra 60 e 69 anni (90.877, ovvero il 12,8% del totale della popolazione target) e infine i settantenni. La classe tra 70 e 79 anni, infatti, conta ancora 47.422 (l’8,6%) fuori dal vaccino. A questi dati si aggiungono infine quelli degli ospiti delle Rsa. Sempre dal report nazionale il Lazio conta 415 degenti (l’1,6% del totale) che devono ancora intraprendere la vaccinazione.
Non è prevista alcuna apertura di nuovi posti letto Covid. Lo scenario in cui siamo è il più basso. L’occupazione di posti letto è al 2%, 38 punti sotto soglia di allerta, l’occupazione in terapia intensiva é 3%, 10 volte sotto soglia di allerta. La priorità resta la vaccinazione
— Regione Lazio (@RegioneLazio) July 19, 2021
L’assessore D’Amato ribadisce che, tuttavia, alla data dell’8 agosto «arriviamo al 70% della popolazione in doppia dose» ma che per l’obiettivo dell’immunità di gregge «è indispensabile vaccinare anche le fasce di popolazione più giovani». Intanto da ieri pomeriggio coloro che hanno ricevuto la prima dose all’estero o in un’altra Regione hanno potuto iniziare a prenotare il richiamo nel Lazio che ieri ha contato in tutto 434 nuovi positivi. Di questi 340 si concentrano a Roma che in un solo giorno ha visto un aumento di 37 casi. Tornano a salire anche i ricoveri (130 con un aumento di 11 ingressi) e le Terapie intensive: più tre - per un totale di 29 posti occupati - rispetto a domenica.
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