Vaccino Lazio, nuovo piano: più dosi per under 55. Aumenta la fornitura del farmaco AstraZeneca

Vaccino Lazio, nuovo piano: più dosi per under 55. Aumenta la fornitura del farmaco AstraZeneca
Vaccino Lazio, nuovo piano: più dosi per under 55. Aumenta la fornitura del farmaco AstraZeneca
di Camilla Mozzetti
5 Minuti di Lettura
Martedì 16 Febbraio 2021, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 14:14

«È come se dalla seconda avessimo ingranato la terza marcia», dice l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato commentando lo stato dell’arte della campagna vaccinale contro il Covid-19. La metafora sta a significare che già da questa settimana le inoculazioni dei sieri contro il virus accelerano grazie anche ad un aumento di dosi previste entro la fine di febbraio. AstraZeneca, ad esempio, che è il vaccino riservato al momento alle persone fino a 55 anni d’età incrementerà le consegne. Passando dalle 24 mila della scorsa settimana alle 27 mila dell’attuale fino a superare quota 60 mila entro la fine di febbraio.

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In questo modo se le consegne resteranno le stesse, ovvero 60 mila a settimana, a marzo nel Lazio la vaccinazione - extra Pfizer e Moderna - subirà un’accelerata notevole portando la Regione a cambiare il piano vaccinale.

Si passa infatti da due classi di età da immunizzare ogni 30 giorni, quella dei 55enni e 54enni che in tutto sono più di 195 mila, a tre classi, coinvolgendo dunque anche coloro che sono nati nel 1968. In tutto, compresi anche i 53enni si tratta di oltre 292 mila persone e tolte quelle che appartengono alle forze dell’ordine - con le prime vaccinazioni partite ieri - a 60 mila dosi AstraZeneca ogni settimana, a marzo si copriranno tutte e tre le classi d’età.

L’OBIETTIVO

La Regione punta a un obiettivo ambizioso ovvero quello di arrivare a vaccinare entro l’estate 2 milioni dei quasi 6 milioni di residenti nel Lazio. I centri vaccinali ci sono, così come il personale che sarebbe in grado «di compiere - spiega l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato - 30 mila vaccinazioni al giorno». In tutta la Regione infatti sono stati previsti 89 centri vaccinali. Ad essere aperti finora sono poco più della metà ma solo per un discorso di consegne. Inutile in sintesi aprire dei centri se le dosi non bastano. È chiaro dunque come tutto dipenda dalle consegne dei sieri da parte delle tre case farmaceutiche Pfizer, Moderna e AstraZeneca. «Per arrivare a raggiungere l’obiettivo dei 2 milioni - prosegue D’Amato - avremmo bisogno di consegne 5 volte maggiori a quelle di oggi ma non escludiamo, con gli arrivi correnti, di immunizzare almeno un milione di persone entro l’estate». Che sarebbe già un traguardo importante.

 

FIALETTE E PERSONE

Oltre ad AstraZeneca sono in aumento le consegne anche dei vaccini Pfizer e Moderna riservate al momento agli over 80 e al personale medico sanitario che ha già iniziato la vaccinazione e deve ricevere i richiami. Questa settimana nel Lazio arriveranno 56 mila dosi di Pfizer rispetto alle 49 mila della settimana precedente, non arriverà Moderna ma per l’ultima settimana di febbraio sempre Pfizer salirà a 59 mila dosi e dalla Moderna se ne attendono 46 mila. Si punta dunque a velocizzare e a ottimizzare la campagna forti delle strutture dove viene somministrato il siero anti-Covid e del personale schierato per la vaccinazione. A ieri il contatore regionale registrava oltre 288 mila somministrazioni effettuate e oltre 116 mila le persone che hanno già ricevuto il richiamo. Record italiano, invece, per gli over 80: «Sono state superate le prime 50 mila vaccinazioni - conclude D’Amato - Il Lazio è la prima Regione italiana per la percentuale degli over 80 vaccinati». A ieri avevano effettuato la prenotazione oltre 258 mila anziani a cui devono essere aggiunte le 14 mila richieste domiciliari.

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LA GIORNATA

Intanto la curva dei contagi sembra discendere. Ieri in tutta la Regione - a fronte di un aumento di tamponi 11 mila molecolari rispetto ai 9 mila di domenica più 15 mila test rapidi antigenici - si sono registrato 760 nuovi casi, 49 in meno rispetto al giorno precedente. La minaccia della variante inglese spaventa ma scendono i ricoveri e le terapie intensive mentre, purtroppo, salgono i decessi. A perdere la vita sono state 34 persone, più 23 rispetto a domenica. I nuovi positivi a Roma si fermato sotto quota 400: 376 le persone trovate positive al virus. Il rapporto tra casi accertati e tamponi si ferma al 6 per cento ma se vengono considerati anche i test rapidi, la percentuale scende al 4. 

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