Vaccini nel Lazio, dosi senza prenotazione: la clinica bloccata dai Nas all’Annunziatella

Vaccini nel Lazio, dosi senza prenotazione: la clinica bloccata dai Nas
Vaccini nel Lazio, dosi senza prenotazione: la clinica bloccata dai Nas
di Lorenzo De Cicco
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Giovedì 20 Maggio 2021, 00:39 - Ultimo aggiornamento: 21 Maggio, 10:31

«Ho chiamato un numero che girava sui social, mi sono presentato alle 6 di sera e mi hanno fatto subito il vaccino: cotto e mangiato», racconta L., un pizzaiolo di 28 anni vaccinato la settimana scorsa nell’hub dell’Annunziatella, la clinica privata di via Meropia, all’Ardeatino, finita nel mirino dell’Asl Roma 2 per la distribuzione forse un po’ troppo disinvolta delle dosi in eccesso. «Se ho patologie? Macché, sto in salute, grazie a Dio», racconta. «Lavoro in un ristorante, non sono né un insegnante, né un infermiere o un medico. Non ho parenti da assistere come “caregiver”, come si dice ora». Per farla corta, non aveva alcun requisito per ottenere in anticipo l’antidoto al Covid. Eppure c’è riuscito, senza prenotazione. E non è l’unico. «La voce mi è arrivata su Whatsapp, da un mio amico, stessa età, che aveva fatto il vaccino qualche giorno prima. Ha mandato il numero da chiamare nella chat di gruppo e sono stato il primo a telefonare. Ho spiegato che ero in zona e mi hanno detto di presentarmi dopo le 18. Vaccinato. L’avrebbero fatto anche i miei amici all’inizio di questa settimana, ma hanno saputo che nel frattempo avevano cambiato le direttive».

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E sì perché dopo circa 4 giorni di punture per tutti, fino a sabato 15 maggio, qualcuno alla Regione si è accorto della cantonata della clinica e ha avvisato i medici: d’ora in poi vaccinate solo chi si è prenotato regolarmente.

Ieri è arrivata una decisione ancora più drastica: l’Asl Roma 2 «dopo le verifiche effettuate, ha sospeso a decorrere da domani (cioè oggi, ndr) l’attività vaccinale presso la casa di cura Annunziatella di Roma», ha spiegato l’Unità di Crisi Covid. Chi avrebbe dovuto vaccinarsi qui nei prossimi giorni, sarà dirottato in altri hub.

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Nel frattempo la Procura ha avviato verifiche. Il direttore generale dell’Asl, Giorgio Casati, ha chiamato i carabinieri. «Manderemo al Nas tutte le carte - spiega - vogliamo che su questa vicenda ci sia la massima trasparenza. Come Asl abbiamo già fatto partire i controlli. Non abbiamo ancora i risultati definitivi, ma la sensazione è che sia stato interpretato in modo anomalo il concetto di “panchina”, che prevede una distribuzione delle fiale avanzate a chi si presenta. Ma le persone devono sempre far parte delle categorie autorizzate». Cosa che all’Annunziatella, a quanto pare, non è avvenuta. «Quel centro vaccinale - riprende il dg della Roma 2 - è tarato per iniettare circa 150 vaccini al giorno. Ma una quota a fine giornata avanzava, per questo li iniettavano ai panchinari». Tutto corretto, è un delitto sprecare anche solo una boccetta del prezioso siero anti-virus, a patto che nessuno però salti il turno. La lista dei vaccinati tra i 20 e i 39 anni è già stata stilata dalla Asl. Circa 100 nomi, che ora saranno inoltrati al Nas. Non significa che tutti e 100 abbiano ottenuto la dose senza averne diritto, è possibile che qualcuno fosse un infermiere non ancora immunizzato oppure un insegnante, o un vigile urbano. Ma appunto c’è chi ha ricevuto la puntura pur facendo tutt’altri mestieri. Anche se dal Nucleo sanitario dell’Arma non trapela nulla, i militari hanno già iniziato a indagare. Un controllo a largo raggio, che non si fermerà alla clinica dell’Ardeatino. L’obiettivo è capire se qualcuno ha trovato una corsia preferenziale anche in altri centri vaccinali.
 

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