Doppio ingresso nelle scuole per le norme sanitarie, alle 8 e alle 9.40. E per non allungare i tempi di uscita e consentire ai prof di coprire tutte le classi, i presidi ricorrono all’orario misto con lezioni da 50 minuti. Una misura necessaria per rientrare nell’orario scolastico, già prevista “in casi eccezionali”. Ma la direttiva del Ministero dell’istruzione è stata chiarissima: «Nel 2021 le lezioni dovranno essere di un’ora come prima della pandemia». Ecco perché l’ufficio scolastico regionale ha già pronta una nota da inoltrare a tutte le scuole con l’ordine di recuperare in presenza, le due ore che i ragazzi “perderanno” per le lezioni ridotte. Come? Con i rientri del sabato mattina. Un’ipotesi che rischia di riaccendere la polemica: «Far tornare i ragazzi e i docenti a scuola anche il sabato è complicato e difficile da organizzare» ripete il coro dei presidi impegnato a risolvere il rebus di orari e doppi ingressi. Mentre Rocco Pinneri, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio, hanno già scartato l’ipotesi dei recuperi in Dad. I pacchetti che hanno consentito lo scorso anno di far quadrare i conti dei minuti persi lezioni ridotte.
Il sabato di "recupero" - «Ricorreremo all’orario misto - conferma Cristina Costarelli di AssoPresidi - le prime due ore saranno da 50 minuti, le successive da 60. Solo in questo modo possiamo assicurare ai docenti e agli alunni di rientrare negli orari prestabiliti tra ingressi, lezioni e uscite. Non c’è altra soluzione sopratutto perché dobbiamo tenere conto dei tempi dei trasporti e degli orari dei bus sia all’entrata che all’uscita». Intanto è previsto per questa mattina l’incontro conclusivo tra scuole e Prefettura per mettere a punto le ultime direttive. A partire proprio dall’orario. La direzione generale è però decisa a far rispettare la nota ministeriale sull’orario pieno con le ore a 60 minuti. E le scuole dovranno organizzare lezioni di recupero previste, come lo scorso anno, il sabato mattina.
Alcuni istituti hanno già giocato la carta della Didattica a distanza per le ore da compensare. Ma ogni richiesta è stata rifiutata. «In realtà le lezioni di 50 minuti sono state già previste in passato, prima della pandemia» precisa Mario Rusconi, presidente di Assopresidi che sottolinea: «Sono state applicate in casi eccezionali per tenere conto degli orari dei mezzi di trasporto.
I trasporti - Resta infine il nodo dei trasporti ancora da sciogliere. In parte, come è stato stabilito, verrà replicato il piano dello scorso anno. L’ Ufficio scolastico regionale ha già presentato le matrici con i flussi direzionali dai luoghi di residenza degli iscritti agli istituti di appartenenza, in modo da dare indicazioni ad Atac, Cotral, Agenzia per la mobilità ed enti locali, sui percorsi e le frequenze dei mezzi pubblici. Sono stati già stanziati anche i fondi della Regione per il potenziamento dei trasporti: 27 milioni di euro da spalmare sulle linee Atac e Cotral impegnate per il trasporto scolastico. Di questi, oltre 8 milioni sono destinati alla municipalizzata. Soldi che verranno in parte destinati anche alla Roma - Lido. Che dovà assicurare il collegamento per gli studenti che si spostano tra il litorale e la Capitale.
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