Roma, movida mancano i controlli: a san Lorenzo senza regole e oltre il coprifuoco

Movida, il flop dei controlli: san Lorenzo senza regole
Movida, il flop dei controlli: san Lorenzo senza regole
di Flaminia Savelli
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Venerdì 21 Maggio 2021, 00:17 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 09:25

Coprifuoco prorogato alle 23: ristoranti sold out fino al secondo turno e comitive di giovanissimi in giro oltre l’orario. Dopo mesi di chiusure anticipate la Capitale dunque, si riaccende anche di sera. Mercoledì infatti dal centro alle periferie le piazze e le strade della movida si sono riempite. Non tutti però hanno rispettato l’orario sul rientro. Comitive di ragazzi si sono attardati in diversi quartieri della città. Come a San Lorenzo dove una comitiva di oltre 50 giovanissimi ancora dopo la mezzanotte occupava lo spazio sportivo lungo il viale dello Scalo di San Lorenzo. Ancora, in via San Giovanni in Laterano al Colosseo, diversi gruppi si sono attardati. Lo stesso copione si è ripetuto anche a piazza Bololgna e a piazza Testaccio. Nel rione gruppetti di amici si sono intrattenuti fino alla mezzanotte. Con le pattuglie della polizia di passaggio intorno alla piazza. Lo stesso tra l’Ostiene e viale Marconi, tra via del Porto Fluviale e la lunga fila di bar e locali del Gasometro. Controlli e accertamenti dunque ma, non si sarebbero verificate particolari criticità. Alla fine della prima serata, una decina le contestazioni registrate. Mentre le maglie dei controlli sono state strettissime nel cuore del centro storico. Pattuglie di vigili urbani e della polizia, hanno sorvegliato allo scoccare delle 23 Campo de’ Fiori, piazza Navona e il Tridentino. Mentre i caschi bianchi si preparano a rimodulare il servizio per il fine settimana: il primo con le chiusure posticipate. Una task force di 1500 agenti della Municipale verrà schierata nell’orario più critico, dalle 19 in poi, nelle aree più a rischio per assembramenti.

La ripresa -  «Ci aspettiamo un aumento del lavoro del 15% già con questa prima vera ripartenza» dice Claudio Pica, presidente della Fiepet-Confesercenti.

Dopo sei mesi di chiusura forzata, la ristorazione ha avuto una prima boccata d’ossigeno con l’allentamento sull’orario. I ristoranti hanno già ripreso a lavorare con i doppi turni e l’intera macchina si è rimessa in moto.

Il piano assunzioni - Non solo per le prenotazioni che viaggiano a ritmi più che sostenuti. Ma anche per quanto riguarda le assunzioni degli stagionali. «Abbiamo iniziato con le prime assunzioni - annuncia Pica - anche in previsione delle prossime misure». Dal prossimo primo giugno, bar e ristoranti potranno riprendere il servizio all’interno dei locali. Questo consentirà di accelerare sulla ripresa e di tornare alla normalità. O quasi: «Dovremo sempre tenere conto del distanziamento e quindi la capienza non supererà il 50% delle presenze. Per noi sarà però un ritorno alla normalità dopo mesi di chiusure e lavoro a singhiozzo. Lo stesso per i cocktail bar che hanno ripreso il servizio questa settimana» conclude il presidente Pica.

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