Roma, incidente frontale tra moto e auto: Francesco muore a 18 anni

Roma, incidente frontale tra moto e auto: Francesco muore a 18 anni
Roma, incidente frontale tra moto e auto: Francesco muore a 18 anni
di Alessia Marani
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Lunedì 3 Gennaio 2022, 01:16 - Ultimo aggiornamento: 4 Gennaio, 09:01

Lo schianto a duecento metri da casa sullo scooterone 800 che aveva preso in prestito e nemmeno poteva guidare vista l’età (ci vuole la patente A3 che si consegue dopo i 20 anni). Pochi minuti per una commissione prima di riunirsi agli amici e alla famiglia per brindare ancora al 2022 che gli sono costati la vita. Francesco Ferrara, 18 anni, è morto alle 19,30 di sabato, in un incidente frontale sulla Casilina, nel tratto tra via Isnello e il civico 1799 della provinciale, tra Finocchio e via di Vermicino. È la prima vittima della strada a Roma in questo nuovo anno. L’impatto frontale/laterale con una Fiat Panda guidata da un italiano di 38 anni che viaggiava verso fuori città non gli ha lasciato scampo: il ragazzo è volato via sull’asfalto carambolando a terra ed è deceduto sul colpo nel traffico impazzito a quell’ora. Il 38enne si è fermato, i testimoni raccontano che «era sconvolto, si disperava» e, ferito, è stato portato in ambulanza al pronto soccorso del policlinico di Tor Vergata dove è stato sottoposto ai test alcolemici e tossicologici. Ancora più straziante l’arrivo della mamma del 18enne, Mafalda, che si è trovata di fronte il Gilera Gp 800 completamente distrutto e il corpo del suo figlio minore, «il mio principe» come lo chiamava, coperto da un lenzuolo bianco. La donna ha accusato un malore e ha avuto bisogno del supporto degli operatori del 118. Il corpo del ragazzo è stato rimosso dalla strada solo alle 22,45 con l’arrivo della morgue. 

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La dinamica

Sul posto sono arrivate le pattuglie del VI Gruppo Torri della Polizia locale di Roma Capitale e il tratto di strada è rimasto chiuso per consentire i rilievi.

Sarà l’inchiesta aperta dalla Procura ad accertare con esattezza la dinamica. Ma da una prima ricostruzione e secondo ad alcune testimonianze, sarebbe stata la Panda a commettere una negligenza svoltando a sinistra e tagliando di fatto la strada allo scooterone che invece scendeva verso Roma. Probabilmente il 38enne non ha calcolato bene i tempi e le distanze pensando di farcela a passare senza urtare il ragazzo che, invece, gli è sfrecciato davanti. La velocità dello scooter potrebbe essere considerata una concausa. Al vaglio degli investigatori alcune irregolarità documentali dello scooter. Il conducente della Panda è sembrato lucido agli agenti del comandante Marco Alia, ma ulteriori accertamenti sono in corso e dovrà comunque rispondere di omicidio stradale. La Procura ha già dato il via libera ai familiari del ragazzo per le esequie, non ci sarà necessità di svolgere una autopsia. Per chiarire cosa è accaduto, dunque, basteranno i rilievi. Ulteriori perizie potrebbero essere eseguite anche sulle condizioni dell’asfalto e sulla visibilità dell’area. All’alba di ieri, infatti, sempre in quel punto, si è verificato un altro schianto, questa volta tra almeno due auto, una Panda e una Nissan Qashqai. «Quel pezzo di Casilina - denuncia un residente - ha bisogno di un semaforo, scendono da quella corsia all’altezza del bar Vitti, la velocità procede troppo sostenuta. Vanno messi dei dissuasori. È il terzo incidente mortale nel giro di qualche anno». 

La mamma

Mafalda ieri ha postato una foto del figlio: «Oggi in un incidente stradale mio figlio Francesco Ferrara ci lascia volando in paradiso, presto pubblicherò la data e la chiesa dove si terranno i funerali». Tanti i messaggi di cordoglio per la morte di «Cecco». I suoi amici ieri pomeriggio sul luogo dell’incidente hanno portato fiori e lumini, acceso “cicche” in suo ricordo e issato striscioni: «Non ci sono addii per noi, ovunque tu sia sarai sempre con noi», «Cecco vive». «Ciao piccolo angelo, ti ricorderò tra i tuoi sorrisi e la tua timidezza», dice Sharon. 
 

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