Il giorno dopo a Roma inizia la conta dei danni e gli investigatori cominciano a ricomporre i tasselli per capire cosa abbia provocato il disastro. A indagare sul gigantesco incendio che nella notte ha pesantemente danneggiato il Ponte dell’Industria, conosciuto in città con il nome di Ponte di ferro, in zona Ostiense, sono i carabinieri di Porta Portese e della compagnia di Trastevere, che a breve depositeranno la prima informativa in Procura. Gli accertamenti, scattati subito dopo il contenimento del rogo, sono fondamentali per stabilire la cosa più importante, all’inizio dell’inchiesta: è necessario capire se si tratta di un rogo doloso o colposo. Sono in corso accertamenti sugli accampamenti abusivi che si trovano proprio sotto al ponte: secondo alcuni testimoni il fuoco sarebbe partito da una delle baracche.
Ponte di Ferro, incendio forse causato da bombole del gas: il giorno dopo fra curiosi e sopralluoghi
Le fiamme sono divampate alle 23.30 di ieri sera e hanno attaccato la struttura del 1862, collegamento principale tra i quartieri Marconi e Ostiense, nella zona sud della Capitale.
Alcune ipotesi ci sono già: l’incendio potrebbe essere partito da un corto circuito, o da una fuga di gas, ma sotto la lente degli investigatori ci sarebbero anche i diversi accampamenti - almeno quattro - che si trovano sotto al ponte, sul lato di viale Marconi. Nelle baracche sono state trovate diverse bombole a gas usate per cucinare. I residenti abusivi sono fuggiti quando si sono alzate le fiamme. Secondo alcuni testimoni il fuoco sarebbe partito proprio da una delle baracche, ma le indagini sono solo alle battute iniziali, quindi le dichiarazioni devono essere ancora verificate. I tecnici sono al lavoro per ricostruire le dinamiche del disastro e nelle prossime ore consegneranno la prima relazione ai magistrati di piazzale Clodio.